Prezzi benzina: impennata di inizio 2025, l’allarme del Codacons
La benzina è aumentata di tre centesimi dal 1° gennaio
Il 2025 non è iniziato bene sul fronte carburanti. I prezzi ai nostri distributori, infatti, stanno continuando a salire e c’è stato un aumento di ben 3 centesimi in una settimana, cioè dall’inizio del nuovo anno. L’allarme del Codacons: “Sono rincari ingiustificati, l’andamento del costo del petrolio non spiega gli aumenti”.
I prezzi di mercoledì 8 gennaio 2025
Entrando nel dettaglio, secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, il costo odierno della benzina al self è risalito a 1,80 euro al litro, appunto con un aumento di tre centesimi dal 1° gennaio. Aumenti anche per il diesel (1,69 €/l) e per il metano (1,5 euro/kg), mentre in controtendenza c’è il Gpl, con un prezzo sceso a 0,73 euro/litro.
Oltre a questi aumenti, dovuti all’aumento del costo di miscelazione dei biocarburanti secondo Staffetta, c’è l’ipotesi di un aumento delle accise sul gasolio, di un centesimo al litro. Il motivo è la necessità del governo di trovare 500 milioni di euro per finanziare il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale. E pare questa l’idea, con una riduzione di un centesimo dell’accisa sulla benzina, anche per avviare l’allineamento delle imposte sui due carburanti entro 5 anni.
”Rincari ingiustificati”
Il Codacons ha lanciato l’allarme, dopo questi rialzi: “Rispetto a fine 2024 il petrolio registra una leggera salita, con le quotazioni del Brent cresciute del 4% rispetto ai valori di fine dicembre, e prezzi del tutto sotto controllo lontani dai record raggiunti negli anni passati – spiega il Codacons – A fronte di tale sostanziale stabilità delle quotazioni, si registra invece un sensibile rialzo dei listini alla pompa, che equivalgono ad una maggiore spesa sui rifornimenti pari a +1,5 euro a pieno, +36 euro ad automobilista su base annua. Sono dei rincari ingiustificati, pesano i costi sui biocarburanti”.
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