Prezzi benzina: non c’è l’effetto Israele, continua la discesa
Il diesel torna sotto la soglia di 1,9 euro al litro
Il temuto effetto della guerra in Israele e Palestina non c’è stato, almeno fino al momento, sul fronte dei prezzi dei carburanti. Al di là di un singolo rialzo registrato un paio di giorni fa, infatti, i costi di benzina e diesel ai distributori italiani stanno proseguendo la discesa, seppur in maniera piuttosto lenta, iniziata circa un mese fa.
I prezzi di mercoledì 18 ottobre 2023
Secondo la consueta rilevazione di Quotidiano Energia, sulla base dell’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, oggi la benzina al self service è quotata 1,913 euro al litro, con una discesa di 2 millesimi sulla rilevazione precedente. Anche al servito c’è stato un calo, con la quotazione odierna di 2,051 €/l.
La discesa prosegue anche per quanto riguarda il diesel, sebbene in alcune pompe nei giorni scorsi il costo sia stato superiore a quello della verde. La quotazione odierna nazionale è di 1,897 euro al litro al self e di 2,035 euro al litro al servito. Il Gpl si posiziona tra 0,711 e 0,728 €/l, mentre il metano tra 1,422 e 1,438 euro/kg.
Le previsioni
Con la guerra in atto e con il rischio sempre possibile di un’escalation, la situazione è instabile ed è quindi più difficile fare una previsione su cosa potrà avvenire nei prossimi giorni. La quotazione del Brent, tuttavia, è scesa sotto i 90 dollari, anche se è risalita oltre questa soglia nella mattinata odierna, mentre il gasolio è sceso in maniera consistente sui mercati internazionali. Di conseguenza, almeno a breve termine, potrebbe proseguire questo trend di discesa dei prezzi ai distributori italiani.
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