Prezzi del carburante in aumento: nel week-end un pieno costerà anche più di 100 euro
Causati dall'aumento del prezzo del petrolio
A causa delle tensioni internazionali tra gli Stati Uniti e l’Iran il prezzo del petrolio è tornato a salire in maniera significativa, arrivando ai livelli di quattro anni fa, e con effetto immediato tale aumento si è riversato sui prezzi alla pompa delle stazioni di rifornimento. Così gli automobilisti saranno ancora una volta coloro che pagheranno il conto più salato, con un week-end nel quale fare il pieno alla propria auto sarà particolarmente costoso.
Dopo i ritocchi applicati ieri da Eni, i prezzi medi odierni di benzina e diesel per Q8, Ip e Tamoil, secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia, sono per verde “self” di 1,62 euro al litro, con punte di 1,634 euro e la no-logo vicina a 1,6 euro, mentre il gasolio è a 1,492 euro al litro, con picchi di 1,517 euro e le pompe bianche a 1,472 euro. Per quanto riguarda il servito il prezzo medio nazionale praticato per la benzina è di 1,744 euro al litro, con punte di 1,805 euro e no-logo a 1,637, mentre per il diesel la media è di 1,619 al litri, con picchi di 1,678 euro e no-logo a 1,512 euro.
Il pesante rincaro sui prezzi del carburante porterà in alcuni casi il prezzo del pieno oltre i 100 euro, ad esempio per una vettura come l’Alfa Romeo Giulietta che ha un serbatoio da 60 litri. Un costo che diventa ancora più significativo, arrivando fino a 120 euro, se si fa rifornimento alla stazione di servizio di Regello (Firenze, Arno Est) sulla A1, dove la benzina al servito ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro.
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