Princess V40: la prova della barca a motore a Sanremo [VIDEO]
Le sensazioni di Maurizio Bulleri alla guida del 40 piedi
Perché mai dovremmo spendere un mucchio di soldi per comprare un 40 piedi? Forse perché ne vale la pena. Conoscete quel detto ‘chi più spende meno spende’? Ecco proprio per questa ragione, vogliamo osservare e provare il Princess V40.
Le caratteristiche
Cominciamo a esaminarla dal ponte di prua e dalla sicurezza. Battagliola alta e solida, guai a chi la riduce o la toglie per ragioni estetiche. Aria di manovra piatta, non convessa, come su altre simili barche. Il prendisole è per tre persone. Le forme arrotondate forse non sono l’ultima tendenza del design nautico, ma sono state disegnate da chi conosce la pericolosità degli spigoli e sa anche quanto siano importanti i tienti bene. Nel pozzetto, abbiamo un tavolo con porta bicchieri e maniglia, è estendibile per accomodare fino a 6 persone. Le sedute sono protette dall’arco rollbar e da un tendalino parasole aggiuntivo. Di fronte il mobile cucina attrezzato con lavandino, frigo e grill elettrico opzionale.
Su questo esemplare, lo schienale del divano si sposta, per formare un grande prendisole poppiero. Alle due poltrone di pilotaggio si aggiunge una zona relax sul fianco opposto, comodissima per prendere il sole in navigazione, aprendo il soft top. Il tender può essere trasportato sulla plancetta, oppure lo si può riporre sgonfio nell’hangar. È realizzata così bene, che il cantiere afferma di non avere margini di guadagno, pur di offrirla a un prezzo interessante. Probabilmente è vero ed è un modo per attirare clienti che, se decideranno di avere una barca più grande, difficilmente cambieranno brand.
Andiamo in sottocoperta, resterete ancora più sorpresi. Qui sotto la V della carena è stretta e slanciata, eppure questa cabina ha tutto lo spazio che serve e le finestrature lunghe vi permettono di osservare il mare, quando avete la testa sul cuscino. Per riporre i vostri indumenti, trovate gli stipi in murata, i cassetti sotto il letto e un armadio con anta a specchio su un fianco, c’è anche il vanity. Nel cerino, due osteriggi: uno solo per illuminare, l’altro che serve anche da via di fuga. Anche durante le crociere estive, possono capitare giornate in cui è bene ritirarsi sotto coperta e questa dinette vi accoglie davvero bene. È spaziosa, alta e attorno al tavolo potete pranzare in sei, aggiungendo due sedie pieghevoli. Il tavolo poi si abbassa e questo divano diventa una cuccetta per due ospiti in più. La cucina è organizzata in modo nautico, cioè per dividere bene provviste e stoviglie in tanti diversi spazi. Ci sono il forno convenzionale combinato con il microonde e il frigo con il congelatore, sotto il televisore un mobile porta bicchieri con luci LED interne.
Questo tipo di barca è perfetto per una famiglia con figli e, quando crescono, non ci sono problemi, perché la cabina di poppa sembra confortevole anche per gli adulti. Come opzione si possono avere due letti scorrevoli da unire in un matrimoniale, il vano è completato dall’armadio. Nella cabina di poppa, c’è anche un divanetto per due ed una cassettiera. Ma se volete qui mettono il terzo letto. C’è un solo bagno ma è grande, la doccia è per persone di un metro e 90.
La prova
Seduto al posto di comando del Princess V40, ho già l’impressione che mi troverò bene, perché questo finestrino è molto utile per impartire ordini in manovra e anche per rinfrescarsi, se il comandante ha caldo e il resto dell’equipaggio non vuole aprire il soft top. Proprio come oggi, anche perché è inverno fa freddo e preferisco restare protetto. Il cruscotto è su più livelli e, sotto quella palpebra, ci sono le strumentazioni analogiche, poi quelle digitali. Il display è qui davanti al copilota che può così agire e partecipare alla navigazione. Il joystick è completamente separato dalle manette, in modo da non confondersi ed essere pratico da utilizzare anche in manovra, mentre vi voltate a guardare la poppa. Poco spazio fra timone e comandi, per passare rapidamente da uno all’altro, ma quando la mano corre sulla ruota non ci sono interferenze.
Diciamo in prova, davanti alla città di Sanremo, con circa 50 centimetri di onda, vento teso almeno 20 nodi. È bellissimo questo parabrezza molto grande con dei montanti laterali molto sottili, che riducono al minimo l’angolo cieco. La porto in planata dando un po’ di gas a questi due motori Volvo Penta D6 da 380 cavalli. Sappiamo che queste stesse unità sono in grado di erogare anche 480 cavalli. Quindi abbiamo dei motori depotenziati è vero, non li sfruttiamo al massimo, ma ragioniamo anche in termini di affidabilità. Non saranno mai sollecitati e quindi pensate quanto dureranno. Come i propulsori abbiamo i piedi poppieri, quindi possiamo regolare l’assetto sia con i flap sia con il trim. Pensate se avessimo un altro tipo di propulsore, tipo Ippolito Hyper o la linea d’asse, potremo solo abbassare la prua, invece col tempo possiamo anche alzarla come in questo caso sono controvento, non voglio schizzi sulla barca e allora tengo la prua un po’ sollevata.
Venti nodi, la navigazione è soft, dolce, anche con la prua dritta contro il vento e contro le onde. Il consumo è di circa 80 litri per ora. Questo significa che abbiamo bisogno di 4 litri per ogni legno. I flap sono nella posizione più bassa e il trim è circa neutro. Guardate l’agilità di questa imbarcazione, potete fare quello che volete. Cambiate l’angolo di rotta in un istante e scartate un ostacolo, anche se è 10 metri davanti a voi. Spettacolare! E poi, anche se l’angolo di sbandata è elevato, come in questo caso che sono proprio con il vento sulla murata, direi che non è per nulla spaventevole. Non ti dà la sensazione che la barca possa capovolgersi mai.
Anche se un po’ più di acceleratore, anche se stringo tutta la barba: dovete solo fare attenzione e guardare molto lontano, prima di virare, perché quando entrate in virata se avete il soft top chiuso, come adesso, la visuale è limitata. Intanto, contromare siamo già a 30 nodi. Penso che riusciate a capire anche voi dal silenzio, dall’assenza di impatti, quanto sia piacevole navigare. Risponde così bene ai flap che, se andasse in avaria la timoneria, potreste cambiare la direzione, la rotta e virare, semplicemente alzando abbassando i flap. È incredibile! E tutto questo sta succedendo a 35 nodi. Ho ancora un po’ di acceleratore e vado a tutta velocità: 38 nodi a 3.600 giri, con un consumo di carburante di 160 litri/ora. A bordo di un Princess, il mio compito è sempre facile ed è impossibile non rimanere soddisfatti.
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