RC Auto, “I risarcimenti agli automobilisti vengono tagliati”: l’accusa di AIPED ai sindacati dei periti assicurativi

Dura presa di posizione dell'Associazione Italiana Periti Estimatori Danni

RC Auto, “I risarcimenti agli automobilisti vengono tagliati”: l’accusa di AIPED ai sindacati dei periti assicurativi

Risarcimenti che vengono tagliati agli automobilisti assicurati che subiscono un incidente, è questo l’allarme sulle RC Auto lanciato dall’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (AIPED), che mette nel mirino i sindacati dei periti assicurativi.

Una denuncia, ribadita da Luigi Mercurio di AIPED, resa pubblica attraverso una nota stampa ufficiale rilasciata dall’associazione e nella quale vengono motive quali sono le accuse mosse ai sindacati ritenuti corresponsabili dei tagli dei risarcimenti ai danneggiati.

“Nel 2007, hanno detto si al risarcimento diretto, che consente alla compagnia gestionaria di determinare il rimborso al danneggiato. In questo modo, – si legge nel comunicato – il perito assicurativo è stato spinto a sottostimare il danno. Forse, è bene ricordare quanto accadde anche tra il 2003 ed il 2005. Nel 2004 l’allora ISVAP, attuale IVASS, inviava all’AGCM l’accordo, datato 2003, tra ANIA (assicurazioni) ed alcune associazioni di periti (AICIS, SNAPI, SNAPIA, UIPA, CNPI) avente a oggetto le tariffe dei periti assicurative, in barba alla normativa, alla libera concorrenza di mercato consegnava la categoria all’ANIA. Il loro assenso al risarcimento diretto grazie anche ai rapporti con associazioni dei consumatori che all’epoca non erano di certo autonome. Alla faccia degli assicurati che, poi, non hanno goduto di una riduzione dei premi e soprattutto sulla pelle delle vittime della strada che hanno visto la decurtazione dei risarcimenti”.

L’AIPED prosegue rincarando la dose: “L’integrità morale e professionale del perito è in pericolo. Rapidità nell’esecuzione della stima non sono sinonimo di precisione. Ma se il perito non si adegua alle direttive, rischia di perdere il lavoro. Così, vengono lesi i diritti degli assicurati a un equo rimborso. Molte le imprese di assicurazioni che stipulano accordi e contratti con società che propongono piattaforme online per le teleperizie con foto e video, le stime dei danni a distanza. Missione impossibile, che comporta una decurtazione del rimborso, in quanto questa pratica impedisce di valutare correttamente le riparazioni da effettuare: solo un perito in presenza, davanti all’auto, può individuare con precisione i danni. I sindacati nulla hanno fatto per opporsi a queste pratiche perverse”.

L’associazione aggiunge: “Ai periti viene imposto di usare tempari e software forniti dalle compagnie. Per la valutazione fotografica o video a distanza del danno. Stime presuntive che valgono poco. Non ci sono né la certificazione del danno né la garanzia che la riparazione sia eseguita a regola d’arte. L’ultima è l’introduzione della perizia attraverso l’intelligenza artificiale che sostituirà il perito nella sua funzione di valutatore del danno.

Di tutto questo, – conclude la nota di AIPED – i sindacati non si sono mai occupati. Eppure, il perito non dovrebbe mai accettare un incarico se non è in grado di svolgere il proprio lavoro in perfetta autonomia di giudizio. Non può esserci una riduzione ingiusta del rimborso. Adesso, i sindacati versano lacrime di coccodrillo, ma ormai sono anni che i periti ricevono pressioni psicologiche più o meno esplicite”.

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