Proroga delle norme UE-UK: un respiro per l’industria delle batterie e dei veicoli elettrici

Proroga UE-UK per batterie e veicoli elettrici

Proroga delle norme UE-UK: un respiro per l’industria delle batterie e dei veicoli elettrici

Il Consiglio europeo ha recentemente approvato la proroga delle attuali norme per le batterie e i veicoli elettrici negli scambi commerciali e nella cooperazione tra l’Unione Europea e il Regno Unito. Questa decisione ha scongiurato l’arrivo di una serie di dazi negli scambi commerciali che sarebbero entrati in vigore a partire dal primo gennaio 2024.

Le nuove regole

Secondo la decisione del Consiglio, l’UE potrà concordare con il Regno Unito la proroga delle attuali regole di origine per i veicoli elettrici e le batterie fino al 31 dicembre 2026. Questo eviterà l’entrata in vigore di regole più rigorose a partire dal 1º gennaio 2024 e l’applicazione di una tariffa del 10% sulle merci scambiate tra l’UE e il Regno Unito che non soddisfano tali requisiti.

L’impatto sul settore

Le attuali regole negli scambi commerciali di auto elettriche e batterie fra Unione europea e Regno Unito saranno valide fino a tutto il 2026. Questa proroga era stata proposta dalla Commissione il 6 dicembre 2023. In origine, le normative erano state elaborate per incentivare gli investimenti nella capacità di produzione di batterie in Europa.

Tuttavia, il comparto delle batterie non è stato in grado di crescere come previsto a causa di una serie di fattori, tra cui la guerra in Ucraina e l’impatto della pandemia sulle catene di approvvigionamento. Queste criticità hanno reso più difficile per i costruttori di veicoli elettrici rispettare le regole nell’ambito dell’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione.

Il sostegno dell’UE

Proroga delle norme UE-UK: un respiro per l’industria delle batterie e dei veicoli elettrici

Per sostenere ulteriormente lo sviluppo del mercato delle batterie nell’UE, il 6 dicembre 2023 la Commissione ha annunciato la creazione di uno strumento specifico nell’ambito del Fondo per l’innovazione, che fornirà fino a 3 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi per stimolare questo settore.

La reazione di ACEA

La notizia della proroga è stata accolta positivamente da ACEA, l’associazione dei costruttori europei. Secondo ACEA, la decisione di oggi è il riconoscimento che ci vuole tempo per costruire nuove catene di valore. La proroga è anche un segnale forte che l’UE è disposta a sostenere la competitività delle sue industrie critiche: l’accordo ha potenzialmente evitato ingenti costi tariffari pari a 4,3 miliardi di euro e salvato circa 480.000 unità di produzione di veicoli elettrici (EV).

Tuttavia, ACEA ricorda che l’UE rischia di perdere terreno rispetto ai concorrenti cinesi e statunitensi. A differenza della Cina e degli Stati Uniti, l’UE non dispone di una solida strategia industriale per promuovere la produzione di veicoli elettrici. Pur applaudendo la decisione, ACEA sottolinea la necessità di una strategia industriale olistica dell’UE per l’intera catena del valore, dalla ricerca e sviluppo, all’estrazione mineraria, alla raffinazione e alla produzione; alle reti di ricarica, alla fornitura di energia, agli incentivi all’acquisto e al riciclo.

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