Ranieri Cayman 45.0 Cruiser: la prova del maxi gommone a Trieste [VIDEO]
Le sensazioni di guida con Maurizio Bulleri
Questo non è soltanto un maxi rib, è il risultato di un’azienda che, con ingenti investimenti e molto impegno, è diventata un’importante cantiere italiano: Cayman 45.0 Cruiser è il più grande gommone sino a oggi costruito da Ranieri International. Ma quanto è lungo, il passo avanti sembra non finire mai e a poppa in aggiunta un bracket di alluminio, una struttura che estende la superficie di coperta e supporta i fuoribordo. Quando vedete scritto Racing, accanto a Mercury, dovete ricordarvi della storia di questo grande costruttore americano e in particolare del suo reparto corse. Nessun altro produttore di fuoribordo ha dedicato così tanta attenzione alle competizioni. Ma la prova arriva dopo, adesso diamo un’occhiata al gommone.
Le caratteristiche
Hanno messo i cancelletti e un tientibene nel coronamento, due elementi di sicurezza molto importanti. Il prendisole hai porta lattine ed è così lungo che non serve muovere lo schienale, ma se volete appoggiare la testa ecco fatto. Qui sotto c’è un tender completo di un motore da 2,5 cavalli. L’hardtop è di carbonio ed è di serie, si appoggia sui trincarini, così non ingombra il living e allarga la sua copertura. Però, se volete, potete aggiungere un tendalino parasole microforato a poppa, sostenuto da pali di carbonio. La zona living è trasformabile: potete spostare gli schienali dei divani come volete e potete anche formare un prendisole e utilizzare uno schienale come appoggia testa. I colori della carena, della coperta, del rivestimento del pagliolato, dei tubolari, della tuga, della cucina, del musetto, del garage e dell’hard top potete sceglierli e potete personalizzare persino le dotazioni di sicurezza. La grandezza e, quindi, la capienza del mobile cucina consentono di installare vari elettrodomestici e di stivare quanto occorre per preparare aperitivi e pranzi. Qui abbiamo tre frigoriferi, ma potete cambiare questo allestimento.
Non c’è bisogno di indicare all’equipaggio dove sono le zattere, sono ben in vista e scendono in acqua rapidamente in caso di necessità. La plancia è quella di un grande yacht: con questi display potete monitorare tutto, ma proprio tutto, e potete controllare l’imbarcazione, almeno molte delle funzioni di bordo, anche da remoto. Per esempio la carica delle batterie o le telecamere di sorveglianza, potete vederle dal divano di casa. I tecnici della Ranieri International hanno disegnato queste grafiche affinché fosse intuitivo trovare i comandi, per esempio osservate come sono esplicative queste schermate. Sui lati ci sono gli interruttori fisici, che duplicano quelli dei display touch, ma non basta: posso monitorare tutto anche dalla cabina. C’è un modo per impedire l’attivazione di alcune funzioni ed evitarne quindi un uso improprio. Ricordiamoci poi che Simrad offre un ulteriore livello di sicurezza, attraverso un pannello fusibili, che permette di escludere i display e di agire manualmente sugli impianti, in caso di emergenza.
Non bastava il prendisole prodiero, hanno aggiunto anche due chaise longue molto comodi. In mezzo un bracciolo attrezzato, questo forse è il posto migliore per rilassarsi, anche in navigazione. Questa sembra una tradizionale ecopelle, ma in realtà al tatto è molto più piacevole. La lunghezza è protagonista anche sottocoperta. Per esempio, potete usare la dinette e avere contemporaneamente a disposizione il letto matrimoniale. Oppure potete realizzare un maxi materasso lungo 3 metri. Dove era possibile, hanno realizzato mobili e vani a giorno. Per contenere i bagagli, c’è persino una cassaforte. In entrambe le cabine, c’è posto per due televisori molto grandi. Tutti i rivestimenti sono in rovere Dark Grey ed è comoda anche la cuccetta di poppa, che ha un matrimoniale che può essere sdoppiato in due singoli. L’altezza è sufficiente per sedersi sui materassi e, al centro della cabina, ci si può alzare in piedi per cambiarsi. Attorno, tanti volumi per il guardaroba. La doccia è separata e, per allargarla, basta aprire la porta perché il carabottino raccoglie le acque anche nella zona del lavabo. L’arredamento interno è completato da un mobile nel disimpegno. Due interessanti aspetti tecnici: un vano impianti di comodo accesso ed un particolare sistema di carrucole, con il quale l’ancora viene incastonata e diventa una sorta di scudo a protezione della prua.
La prova
Abbiamo tre motori Mercury Racing 450 R potenti e leggeri. Si entra in planata in un istante, questi motori hanno una cilindrata di 4,6 litri, 8 cilindri a V, 4 alberi a camme in testa, due per ciascuna bancata e poi il compressore volumetrico. Ma si riesce a farli andare piano? Dodici nodi minima andatura di planata, ma noi piace andare più veloci. Quello che mi chiedo è, se questi tre motori, riusciranno a spingere un gommone così grande e inevitabilmente pesante, anche perché l’esemplare che stiamo provando è dotato di tantissimi accessori. Venticinque nodi di velocità, i motori a 3200 giri minuto, percorriamo 0,21 miglia con un litro. Quando ho visto questa gommone appoggiato sulle invaso ho notato che è arrivato due step e poi tre pattini nelle sezioni frodiere, due in quelle centrali e uno solo nelle sezioni portiere, per lanciare acqua pulita, libera, per far lavorare bene le eliche. Insomma, sembra che abbiano studiato molto attentamente le linee d’acqua.
Mi piace perché ha sempre lo stesso assetto e non importa da che parte vengono le onde. Il bilanciamento dei pesi è perfetto e le linee d’acqua anche: così diventa facile navigare in qualsiasi condizione di mare. E, se sono al traverso, non sente il vento laterale, perché ha poca presa al vento e anche il t-top sembra fatto per tagliare l’aria. Il rendimento ottimale ce l’ho a 35 nodi, quando bastano 4 litri per ogni miglio. Senza usare il trim, navigo con un assetto neutro con lo scafo tutto immerso e quando c’è un po’ di onda, quando il mare è mosso, questa è una condizione ideale. 4.200 giri, siamo già a 40 nodi e, se do il trim, si libera. Si libera dall’acqua, la scia comincia a staccarsi da centro scafo, però il rendimento non è migliorato. Tolgo il trim.
Hanno tenuti i tubolari distanti dall’acqua, hanno preferito le prestazioni all’effetto stabilizzante, alla fonda comunque era bello fermo e adesso, in navigazione, l’angolo di sbandata non è eccessivo. È agilissimo, tre eliche che lo dirigono e una carena evidentemente molto direzionale, ci fanno prendere la direzione che vogliamo, indipendentemente dal moto ondoso. Diamogli ancora un po’ di gas: siamo a 48 nodi. Per questi motori e per questo gommone, questa può essere anche una velocità di crociera. Ho un grande gommone con grandi prestazioni, ma la velocità massima qual è? Anche in questo caso ho esagerato un po’ col trim. Per trovare la massima spinta, basta alzarlo del 20% rispetto alla sua corsa totale. Il controllo è incredibilmente facile e siamo a 56 nodi. Questo maxi rib rappresenta l’apogeo di una bella storia. Quella di Pietro Ranieri, appassionato di motori e fondatore del cantiere, e dei suoi figli Antonio e Salvatore, che hanno saputo sviluppare l’azienda con dei prodotti sempre migliori, sino ad arrivare a questa nuova ammiraglia: il Caiman 45.0 Cruiser.
Seguici qui