Regione Piemonte: un disegno di legge per la “Valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”

Disegno di legge 111

Regione Piemonte: un disegno di legge per la “Valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”

Varato dal Consiglio Regionale del Piemonte il disegno di legge 111 per la “Valorizzazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico”. In base al testo, i veicoli con età superiore ai 40 anni e il riconoscimento di storicità riportato sulla carta di circolazione sono esclusi dai provvedimenti di limitazione alla circolazione, fatte salve ulteriori o differenti valutazioni dei sindaci. Principio valido anche per quei veicoli di interesse storico con età compresa tra i 20 ed i 40 anni nelle giornate festive e prefestive, riprendendo sempre le indicazioni.

L’importanza della storicità

Riprendendo un comunicato stampa diffuso, il presidente dell’ASI Alberto Scuro ha commentato in proposito: “Questo nuovo Disegno di Legge è il risultato del confronto concreto e trasparente che abbiamo instaurato da mesi con la Regione Piemonte, in particolare con l’Assessorato all’Ambiente, ed è l’effetto delle tante iniziative che la Federazione ha perseguito per dimostrare come i veicoli storici certificati non impattino sull’ambiente e come costituiscano una leva di sviluppo per l’indotto economico ed occupazionale, oltre ad essere una grande opportunità per il turismo, in particolare proprio in Piemonte. L’Automotoclub Storico Italiano, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità e della Motorizzazione, si è prodigato nella ricerca e nella trasmissione di dati riferiti al reale impatto ambientale dei veicoli storici, che in Piemonte producono lo 0,000595% dei PM10 globali e lo 0,00234% degli NOx. Numeri che dimostrano l’assoluta inconsistenza degli agenti inquinanti prodotti dai veicoli di interesse storico e collezionistico: sostanzialmente perché sono pochi e fanno poca strada. Alla base di tutto, resta quindi fondamentale il principio di distinzione tra i veicoli vecchi di uso quotidiano e quelli certificati di interesse storico e collezionistico.”
Anticipato dall’Assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e in attesa di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale, l’Automotoclub Storico Italiano sottolinea come questo provvedimento risponda a un appello per la salvaguardia di un settore interessante dal punto di vista culturale ed economico. Un panorama composto da realtà produttive specializzate nel motorismo storico, che in Italia costituiscono un indotto da 2,2 miliardi di euro l’anno, di cui 123,4 milioni nel solo Piemonte, riprendendo i dati segnalati.

Foto: ASI ( Automotoclub Storico Italiano)

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