Retribuzione in aumento per Akio Toyoda: +20% nonostante il calo degli utili Toyota
Per il 2024 al presidente della Casa giapponese riconosciuta una retribuzione di 11,7 milioni di euro
Akio Toyoda si è dimesso della carica di CEO di Toyota più di due anni fa, ma continua ad avere un certo peso sul comando e anche sulle finanze della Casa giapponese, continuando a ricoprire il ruolo di presidente, con uno stipendio in costante crescita. Secondo quanto emerso dal bilancio del gruppo automobilistico nipponico che ha chiuso l’anno fiscale il 31 marzo, Toyoda ha intascato 1,95 miliardi di yen, pari a circa 11,7 milioni di euro al cambio attuale, rendendolo il dirigente più pagato nella storia di Toyota.
Calano utile e produzione, ma lo stipendio di Toyoda cresce del 20%
Lo stipendio di Toyoda ha registrato un aumento del 20% rispetto all’anno fiscale 2023, in concomitanza con il passaggio di Toyota a un sistema di retribuzione basata sui risultati globali del costruttore, oltre alla cancellazione dei bonus legati alla valutazioni delle performance del top management. Un aumento di stipendio, quello di Toyoda, che stride con con il calo del 10% dell’utile operativo, la flessione della produzione e l’incremento dei costi registrati dal Gruppo Toyota nell’ultimo anno.
Al CEO di Toyota Sato “solo” 4,9 milioni
Gli emolumenti di Toyoda per il 2024 sono di molto superiori al resto degli altri massimi dirigenti, con una differenza notevole anche con l’attuale CEO di Toyota, Koji Sato, il cui stipendio dell’ultimo anno è stato di 826 milioni di yen (equivalenti a circa 4,9 milioni di euro), ovvero meno della metà di quanto riconosciuto a Toyoda. Divario che cresce ulteriormente rispetto al resto del management, con i dirigenti senior del CdA, che nel 2024 hanno ricevuto uno stipendio intorno ai 100 milioni di yen, pari a poco meno di 600.000 euro.
Il confronto coi i top manager dell’auto più pagati
Sebbene la retribuzione di Toyoda possa sembrare esorbitante per noi comuni mortali, non è al di fuori degli standard del settore. In realtà, lo stipendio annuale del dirigente giapponese è molto inferiore rispetto a quelli di altri top manager dell’auto, in particolare dei costruttori americani. Ad esempio l’amministratore delegato di General Motors, Mary Barra, lo scorso anno ha ricevuto un compenso di 29,5 milioni di dollari (25,6 milioni di euro), mentre l’ad di Ford Jim Farley ha guadagnato 24,9 milioni di dollari (21,6 milioni di euro). Cifra simile ottenuta nel 2024 dall’ex CEO di Stellantis Carlos Tavares che si è portato a casa 23,9 milioni di dollari (20,7 milioni di euro).
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