Riva 76 Bahamas Super: la prova dello Yacht Open in acque francesi [VIDEO]

Le sensazioni di Maurizio Bulleri alla guida della barca italiana

Riva 76 Bahamas Super: la prova dello Yacht Open in acque francesi [VIDEO]

Ogni volta rimango incredulo davanti a questo cofano che si alza e scopre una dinette, poi si solleva ancora, si sposta verso poppa e va a coprire il pozzetto trasformando la barca da Open in coupé e mi chiedo: chi ha avuto l’ardire di studiare una soluzione simile? Come sono riusciti a realizzarla? Questo è Riva 76 Bahamas Super.

Le caratteristiche

Su questa nuova versione, sono presenti alcuni aggiornamenti estetici e funzionali. È uno yacht convertibile e la tecnologica trasformazione del ponte di coperta si completa in pochi secondi, nascondendo i meccanismi, tra cui le braccia di carbonio, in modo totalmente automatico. Lo scopo è chiaro, utilizzare la barca nel modo migliore, secondo il momento della giornata, la situazione climatica o il proprio piacere. La prua assume un ruolo diverso, grazie a una dinette che si aggiunge al prendisole.

Riva 76 Bahamas Super

Ciò che adoro di Riva, è la capacità di fare in modo che tutte le parti che sono utili ai fini della sicurezza, come la falchetta, la battagliola, l’antisdrucciolo, siano anche parte del design. Il T-Top è di carbonio per ovvie ragioni tecniche, il rollbar serve da struttura di supporto al tetto e come base per le antenne. Il modello è frutto della consueta collaborazione tra Officina Italiana Design e comitato strategico di prodotto, dipartimento marketing e direzione Engineering del gruppo Ferretti.

Chiunque anche chi possiede un Flying Bridge vorrebbe avere la possibilità di restare in navigazione o anche in rada all’aperto, in un pozzetto così grande e qui in più abbiamo la possibilità di ripararlo, di proteggerlo, con un hard top. A poppa, l’esperienza del gruppo ha portato alla realizzazione di sistemi che combinano necessità tecniche come il varo e l’araggio del tender e dei toys, con la richiesta di una beach area molto comoda: i prendisole non sono soltanto tanti e ampi, ma sono anche disposti in modo da formare una zona conviviale, dove ci si possa sdraiare e chiacchierare.

Gli interni

La zona pranzo è arredata con divani e tavolo per 8 persone, il mobile di servizio è allestito con lavandino, grill, frigo, fabbricatore del ghiaccio, accanto un altro mobile con mani di stivaggio, porta bicchieri e, a richiesta, il televisore a scomparsa. Lo stile, i materiali, le forme, la qualità delle lavorazioni sono inconfondibili, anche se vedessimo un solo dettaglio, potremmo affermare che appartiene a un Riva. Hanno disegnato con cura e stile le poltrone, i gusci di vetroresina che le contengono e il supporto di acciaio che le sostiene. Sul lato opposto alla zona comando, c’è un’altra poltrona e una chaise longues. Bisogna salire a bordo e osservarla da vicino per rendersi conto di quanto sforzo abbiano profuso per rendere ogni dettaglio bellissimo, costi quel che costi.

L’acciaio, un materiale fondamentale nel design Riva, qui è utilizzato per coprire i tonneggi e queste feritoie riducono il peso di questo elemento. Nella dinette, il divano è per 6 persone e se il tavolo fosse un po’ più lungo, aggiungendo un paio di sedie, si potrebbe pranzare in otto. Tre finestre aprono scorci sul panorama, il televisore è inserito in un pannello con specchio. Legno, pelle, tessuti pregiati, inserti di acciaio e cristalli sono presenti in ogni ambiente. La cucina è un quadrato, attrezzato su tutti i lati, con elettrodomestici tanti stipi e un piano di appoggio a ribalta. La suite armatoriale a tuttobaglio e l’altezza raggiunge i due metri e 15 cm, il letto si trova lungo l’asse longitudinale, su un fianco c’è un mobile contenitore con accanto l’armadio, l’atmosfera rilassante è dovuta alla luce soffusa, agli arredi scuri e ai vetri fumetti.

Per maggiore comodità, il bagno è suddiviso in tre ambienti: lo specchio al centro della finestra non impedisce la vista del mare, la vit di prua non risente più di tanto della forma dello scafo, così che l’altezza della cabina è di 2 metri e sui lati troviamo due armadi e due comodini trapezoidali, con prese elettriche al loro interno. Altri spazi contenitivi sono gli stipetti in alto sui fianchi e i volumi sotto il materasso. Tutte le cabine hanno il proprio bagno, anche la doppia con letti singoli, dove la percezione dello spazio è aumentata con complementi di arredo opportunamente dimensionati e con finiture come sempre impeccabili. Tra gli optional, lo stabilizzatore giroscopico.

Riva 76 Bahamas Super

La prova a Cannes

Due motori diesel Mann da 1800 cavalli equipaggiano il Riva 76 Bahamas Super. È la massima motorizzazione ammessa su questa imbarcazione, in alternativa potete avere i Mann tarati a 1.550 cavalli. Assetto perfetto sin dalle più basse velocità, merito sicuramente della linea d’asse, ma anche della lunga esperienza fatta su questo scafo, che equipaggia anche il 76 Perseo e che viene utilizzato sul Bahamas ormai da alcuni anni. Ci sono gli interceptor della Humphrey e ci sono l’autotrin e l’autolist, cioè la possibilità di correggere sia l’assetto longitudinale sia lo sbandamento dello scafo in modo automatico, ma li ho disinseriti perché secondo me non sono necessari soprattutto in una giornata come questa.

Mare calmo, 20 nodi di velocità. I motori hanno un carico di appena il 60%. Alziamo l’andatura di crociera: 25 nodi di velocità. Il consumo è salito leggermente siamo a 16 litri per miglio, ha la nuova timoneria elettronica e quando avete trovato la rotta giusta, la lasciate andare e la ruota di timone ritorna al centro e la barca mantiene la direzione che voi avete impostato. Ci siamo allontanati parecchio dalla costa fuori Cannes e a 30 nodi, qui dove il mare è un po’ mosso, si percepisce ancora meglio la sensazione di potenza, ma anche di dolcezza di questo scafo.

Lo si pilota in maniera piacevole, non è per nulla difficile. Non è necessario avere un comandante, l’armatore può gestirlo in autonomia. A 2100 giri, il 76 Bahamas Super ha una velocità di crociera di 30 nodi. Da zero a 36 nodi non ho cambiato l’assetto non è solo una questione di stile o di velocità, è una questione di setup, di come l’imbarcazione naviga sul mare e Riva 76 Bahamas Super è super anche in questo.

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