Riva 82 Diva: la prova dell’ultimo modello del cantiere italiano [VIDEO]

Le sensazioni di Maurizio Bulleri dalle acque di Cannes

Riva 82 Diva: la prova dell’ultimo modello del cantiere italiano [VIDEO]

Sia che amiate le barche, sia che le stiate guardando per puro piacere, mettetevi comodi per stare qualche minuto a bordo con noi su un Riva. Su questo nuovo modello che si chiama 82 Diva. Non si era mai visto un Riva così, ha tutte le caratteristiche che hanno reso iconico questo brand, ma ha recepito anche idee e funzionalità che hanno avuto successo su altre imbarcazioni dello stesso gruppo. Sotto questa meravigliosa livrea ci sono i migliori materiali e le più avanzate tecnologie di costruzione. Ottantadue sono i piedi di lunghezza, vale a dire poco più di 25 metri, e Diva è un nome che le si addice alla perfezione.

Le caratteristiche

Riva 82 Divina

Ecco come è stata esaltata la vivibilità delle aree esterne. Un ampio e innovativo Beach Club, caratterizzato da due grandi murate abbattibili, che si trasformano in due terrazze laterali per estendere il baglio di ulteriori 3,20 metri. Si tratta di una soluzione inedita per Riva, per moltiplicare il relax e il divertimento vicino al mare. Nella zona centrale, c’è un grande prendisole di oltre 5 metri quadrati, sotto il quale c’è il garage per un tender di 395 cm. Anche questo nuovo Riva è firmato da Officina Italiana Design, in collaborazione con il comitato strategico di prodotto e la direzione Engineering di Ferretti Group. Il fascino che accomuna tutti i Riva e i tipici elementi stilistici della gamma sono immediatamente percepibili: profilo basso e filante della sovrastruttura, parabrezza sportivo, verniciatura di gran classe, acciai lucidi come se fossero specchi.

Mentre andiamo verso prua, i passavanti salgono, ma sale anche la murata e quindi ci sentiamo protetti in egual misura mentre raggiungiamo l’area prodiera. Il fly si sviluppa una superficie di 40 metri quadrati. Chi non conosce le barche potrebbe non sorprendersi di questa misura, ma in realtà è uno dei più grandi per barche di questa lunghezza. Quando guardiamo un Riva restiamo inevitabilmente sopraffatti dalla bellezza, ma non possiamo trascurare la tecnologia di costruzione. Questo hard top, per esempio, è di carbonio. A prua, una zona dove si incontrano il piacere di rilassarsi e quello di socializzare. Ci sono poi vani tecnici per l’armamento di ormeggio. Sul fly troviamo la dinette, il prendisole, un grande mobile bar, che può essere allestito secondo le preferenze dell’armatore, e un area lounge, che è arredabile su richiesta. Ecco come Riva ha interpretato in modo moderno il pozzetto. Tanta superficie, perché questa è un’area importante, divani contrapposti vista mare e tavolo apribile con tientibene.

Riva 82 Divina

Ancor prima di entrare in uno yacht Riva, sai già cosa troverai. Ogni volta mi chiedo se erano stati magistralmente innovativi tanti anni fa, quando scelsero il loro stile, oppure se questa espressione di bellezza è superiore a qualsiasi trascorrere del tempo. L’essenza principale è il Venghé Lucido o, in alternativa, il Noce Nazionale abbinato alla moquette chiara e ai celini di tessuto bianco, in netto contrasto con gli arredi laccati in nero lucido o opaco. Nel salone all’ingresso, si è accolti dai divani e, proseguendo verso prua, si trova la zona dining rialzata e panoramica. Variazioni di altezze che definiscono i confini delle aree senza però dividerle. La cucina può essere chiusa o aperta verso la zona pranzo, è uno spazio dove opera l’equipaggio ed è in comunicazione diretta con la postazione di comando e, dal passavanti di sinistra, si può servire l’area prodiera.

Sotto coperta Riva accoglie l’armatore e i suoi ospiti sempre con grande classe. L’armatoriale a centro scafo va apprezzata anche per le sue misure: 5,30 m da una finestra all’altra, 2,32 m l’altezza e il letto 2 metri di lunghezza per 180 di larghezza. Tutto intorno tanti mobili contenitori: lungo i fianchi, sotto i divani, poi un armadio e la cabina armadio. La testata del letto è in quadrotti di pelle, il bagno con doppio lavello e box doccia extra large. La cabina vip è luminosissima, gli armadi sono rifiniti all’interno come all’esterno, lungo i fianchi tanti portaoggetti. L’altezza è di 202 cm come nelle altre cabine ospiti, marmo in tutto il bagno, anche nel box doccia. Le altre due cabine hanno letti singoli: una ha il bagno a giorno, l’altra il bagno esclusivo. Dal camminamento esterno di dritta si accede al quartiere equipaggio, con tre cuccette in due cabine, un bagno e una lavanderia.

La prova

Riva 82 Divina

La visuale dal posto di pilotaggio è perfetta per almeno 180°, lateralmente e frontalmente. La poltrona ha multiple regolazioni e quindi potete decidere voi quanto guardare vicino alla prua. Abbiamo due motori Mann V12 da 1900 cavalli, è la motorizzazione più potente perché la versione standard prevede le stesse unità, però tarate a 1800 CV. Le strumentazioni di comando sono di Xenta, timone e manette. Ci sono poi due sistemi di stabilizzazione: uno giroscopico e l’altro con le pinne, li abbiamo entrambi. Sto utilizzando i correttori di assetto della Anfri, nella modalità automatica. Vedremo, poi, se è il caso di intervenire e correggere manualmente il trim dello scafo. L’ingresso in planata inizia adesso, a 14 nodi con i motori a 1500 giri, navighiamo nella baia davanti a Cannes.

C’è un un’onda lunga di scaduta non molto alta, al massimo 70-80 centimetri. Andiamo verso il largo, verso sud, proprio con l’onda in prua. Venti nodi, silenzio assoluto. Non solo non ci sono vibrazioni o rumore che provengano dalla sala macchine, ma anche tutto l’arredamento, il mobilio, è silenziosissimo. Non ci sono vibrazioni. Eppure guardate che il mare adesso qui è mosso. La barca sta beccheggiando, anche se dolcemente. Velocità di quasi 20 nodi, consumo di 22 litri per ogni miglio e siamo appena sopra i 1.800 giri, ampiamente all’interno del regime di crociera. Risponde immediatamente alla virata e l’angolo di sbandamento è bassissimo, minimo. Onda al traverso, nessuno sbandamento laterale e i correttori di assetto sono perfettamente bilanciati, destro e sinistro sono alla stessa profondità. Ciò significa che lo scafo comunque non risente, in questo momento, del vento e dell’onda laterale, non c’è bisogno di mutare la sua stabilità.

Siamo a 22 nodi, 2.000 giri minuto, è il momento di mettere giù la manetta. Lasciamo fare tutto al sistema di correzione d’assetto automatico. Mi sembra che lavori benissimo. Io ho provato, ma non sono riuscito a fare di meglio. Velocità massima, in questo momento, 31 nodi. Nel corso della sua lunghissima storia, Riva ha costruito imbarcazioni che hanno reso questo brand un’icona mondiale. Dopo la prova di questo modello, abbiamo la conferma che intende continuare a scrivere il suo successo nella stessa maniera. Vale a dire costruendo i migliori yacht.

Riva 82 Divina

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