Roma, capodanno “a letto” per quasi mille vigili

L'83,5% della polizia locale ha presentato un certificato medico per assentarsi dal servizio

Una valanga improvvisa di certificati medici ha invaso la città di Roma nella notte di San Silvestro. Costretti a letto con l'influenza - più presunta che reale - sono stati i vigili urbani capitolini. Ottantatré su cento non hanno prestato servizio. Un dato "inaccettabile" e un assenteismo che ha indignato le autorità, con il premier Matteo Renzi in testa. Il Garante degli scioperi ha fatto sapere di aver già "avviato un procedimento di valutazione"
Roma, capodanno “a letto” per quasi mille vigili

Sotto Natale si sa, l’influenza è solita fare la sua apparizione e guastare le feste – nel vero senso della parola – ma quella che ha colpito i vigili di Roma nella notte di San Silvestro è stata una vera epidemia. Otto vigili su dieci infatti – pari all’83,5% della polizia locale – si sono assentati dal servizio nell’ultima notte dell’anno.

Ottocentotrentacinque certificati medici presentati all’ultima ora. Un dato “inaccettabile”, come lo ha definito il vicesindaco Luigi Nieri. E dure critiche sono arrivate anche dal comandante del corpo Raffaele Clemente, che ha condannato “l’atteggiamento di quanti hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata, la festa”, promettendo che “sarà rigorosamente ricostruita l’intera vicenda a favore delle autorità giudiziaria o di garanzia” e “ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente”.

Il vicesindaco ha poi aggiunto che “è stata avviata un’indagine interna per verificare la situazione delle 835 assenze a Capodanno. In tempi rapidi – ha aggiunto – si avranno dei risultati, in base a questi si deciderà se interessare la magistratura“. “Il dato delle assenze per malattia e altre motivazioni fatto segnare ieri dagli agenti del Corpo di Polizia locale di Roma Capitale è talmente rilevante numericamente da essere inequivocabile e inaccettabile – ha proseguito Nieri – e poteva essere molto grave per la città di Roma. Tanto più perché arriva nel momento in cui, per altri versi, stiamo cercando un terreno comune di confronto, per concludere positivamente la questione sul contratto decentrato“.

La polizia municipale è da tempo al centro di un dissidio tra i sindacati e il comando del corpo, e il comandante Clemente ha sottolineato: “Le divergenze sorte nelle ultime settimane o mesi sul fronte della rotazione degli agenti o sulla definizione del salario accessorio non dovrebbero essere prese a pretesto per venir meno alla propria professionalità e ai propri doveri”.

Anche il presidente del consiglio Matteo Renzi non si è risparmiato, affidando a Twitter la sua dura critica: “Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano ‘per malattia’ il 31 dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego #Buon2015”. Il premier è quindi passato su Facebook, ricordando che il 2015 sarà “l’anno della riforma costituzionale e della nuova l.elettorale. Ci occuperemo di cultura, scuola, Rai, green-act, lavoro. Di pubblico impiego, di modo che non accadano più vicende come quella di Roma”.

E non si è sottratta dall’esprimere il proprio pensiero via social network nemmeno il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Marianna Madia, “twittando”: “#Roma #vigiliassenti Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito attivato per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari”.

La protesta degli agenti capitolini era partita già diverse settimane fa, quando erano stati annunciati scioperi e assemblee sindacali per l’ultimo dell’anno.

Il Garante degli scioperi ha subito avviato un “procedimento di valutazione” per vagliare la possibilità di sanzioni nei confronti dei vigili, facendo sapere che l’authority, nel caso si “verificasse un nesso causale tra la mobilitazione organizzata dai sindacati, sui quali l’Autorità si era già pronunciata, e le assenze per malattia, non esiterà ad adottare le sanzioni”. Il Garante ha ricordato come si fosse già pronunciato in precedenza sulla mobilitazione dei sindacati nelle assemblee dei giorni precedenti.

Ai vigili era stato chiesto di assicurare il servizio nella notte di Capodanno quindi, nel caso sussistesse una differenza significativa tra il tasso ordinario di assenze e quello riscontrato nella notte del 31 dicembre, “si procederà con le sanzioni che la legge prevede”. Lo scarto dovrebbe essere del tipo 10% contro 80% ma comunque, ha proseguito il Garante, “non è accettabile che a subire gli effetti della protesta siano i cittadini utenti”.

La risposta da parte dei sindacati dei vigili non si è fatta attendere: “Ci sarà un crescendo di poteste – ha dichiarato Francesco Croce della Uil – tra assemblee generali e denunce pubbliche, che arriverà al primo sciopero di categoria nella storia di Roma. Tutti i sindacati scenderanno in piazza insieme”.

Il sindaco della capitale Ignazio Marino ha voluto dire la sua dopo lo scoppio della polemica, ringraziando via Facebook “il premier Matteo Renzi e il ministro Marianna Madia per il sostegno che stanno dando alla nostra iniziativa. Chi ha finto di essere malato, chi ha inventato scuse ne dovrà rendere atto nei modi previsti dalla legge e assumersi le propria responsabilità. A chi ha lavorato e lavora per la città vogliamo ribadire la nostra gratitudine e quella dei romani”.

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