Roma, furti di 100 Fiat 500 del car sharing Enjoy: tre arrestati

Le auto finivano tutte a Napoli per alimentare il mercato nero dei ricambi

Furti car sharing Enjoy Roma - Dopo un anno e mezzo di indagini i Carabinieri hanno arrestati tre uomini accusati di aver rubato a Roma un centinaio di Fiat 500 del servizio di car sharing Enjoy. Le auto sparite dalle strade della capitale venivano portate a Napoli per essere smontate e riciclate sul mercato nero dei pezzi di ricambio.
Roma, furti di 100 Fiat 500 del car sharing Enjoy: tre arrestati

Dopo il furto di un centinaio di Fiat 500 del servizio di car sharing Enjoy che nell’ultimo anno e mezzo sono sparite dalle strade di Roma i Carabinieri, a conclusione di una lunga indagine chiesta dall’Eni, titolare del servizio Enjoy, hanno arrestato tre persone. L’accusa per loro è di concorso in furto aggravato e continuato, indebito di carta di credito e simulazione di reato continuata.

Dopo 18 mesi di lavoro i militari del Nucleo investigativo del comando provinciale di Roma hanno scoperto che le Fiat 500 di Enjoy rubate finivano tutte a Napoli, dove venivano smontate e poi riciclate con i pezzi rimessi sul mercato nero dei ricambi.

Il sistema che permetteva alla banda di ladri di portare a termine il proprio piano era ben studiato. Dopo aver carpito in maniera fraudolenta dati anagrafici, documenti di guida e numeri di carte di credito che consentivano loro di iscriversi al servizio Enjoy, i malviventi, una volta a bordo delle 500, manomettevano il computer e i sistemi di geolocalizzazione, rendendo così “invisibili” le vetture al centro di gestione operativa del servizio di car sharing di Eni.

I tre si recavano a Roma in treno e in giornata rientravano a Napoli a bordo delle Enjoy rubate percorrendo l’autostrada a tutta velocità. Con questo sistema riuscivano a portare fino a tre auto al giorno nel capoluogo campano.

Nonostante l’installazione di un secondo sistema di geolocalizzazione, aggiunto da Eni durante le indagini in accordo con gli investigatori, i ladri sono riusciti a disattivare anche quello e a continuare così i loro furti. Tuttavia questo non ha impedito ai Carabinieri di mettersi sulle tracce della banda e di arrestare i tre, dopo che nelle abitazioni di due di loro sono state trovate diversi documenti, tra cui carte di credito, carte d’identità, codici fiscali, patenti di guida e schede telefoniche, utilizzati allo scopo di creare utenti fittizi nel portale di Enjoy.

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