Salone Nautico di Genova 2025: tutte le principali novità [VIDEO]
Il racconto di Maruzio Bulleri dall'evento ligure
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Il Salone Nautico Internazionale a Genova è l’evento nautico più atteso dell’anno. Per il pubblico è l’occasione per vedere tante imbarcazioni di diversa tipologia e misura. Per gli operatori del settore è un momento in cui incontrare i clienti e saggiare il mercato. Oltre mille barche, espositori provenienti da 45 paesi, 123 novità, 96 premiere. È la manifestazione più completa del settore. Affacciata sul mare, offre la possibilità anche di provare molte imbarcazioni. Noi adesso andiamo a vedere alcune delle novità di quest’anno.
San Lorenzo, Sunseeker e Ferretti
San Lorenzo è il più grande costruttore monobrand mondiale. Tanti modelli, tutti diversi da ciò che già esiste. SL110A è il nuovo 33 metri della gamma asimmetrica. Questo è l’ingresso della suite armatoriale. Bagno, cabina armadio e zona notte a tutto bagno, con accesso diretto privato alla terrazza di prua, con piscina. Piero Lissoni e il suo studio, Lissoni & Partners, hanno ancora una volta superato ogni tradizionale schema per mostrarci il loro design, ma sarebbe meglio dire la loro arte. Il design degli esterni è di Bernardo e Martina Zuccom. Il ponte di coperta non simmetrico permette di creare interni più spaziosi. Su un fianco, una terrazza scomparsa.
Il gruppo Azimut Benetti è il primo costruttore al mondo nel settore dei grandi yacht e a Genova espone Grande 30M. Un capolavoro, una meraviglia sotto ogni punto di vista, dall’architettura al sistema di propulsione. Uno speciale sistema propulsivo, firmato Rolls-Royce, permette la riduzione dei consumi fino al 15% rispetto a una linea d’asse. È composto da due motori MTU da 1800 CV e da due pod-drive Rolls-Royce. Il progetto architettonico è volto a favorire il passaggio tra ambienti esterni e interni e questa parte del ponte superiore che è perfettamente protetta, chiusa, in realtà si apre su tre lati. Per favorire comfort, stabilità, consumi e prestazioni, alla tradizionale costruzione con resina vinilestre hanno aggiunto la fibra di carbonio. Guardate che cos’ha donato a questo yacht lo studio Square Meter Atelier: un tavolo a forma di plettro. Cinque cabine per dieci ospiti e questa è l’armatoriale.
Dal cantiere inglese Sunseeker 82 Ocean Enclosed, un nuovo modello diverso da tutto quello che siamo abituati a vedere, perché è diverso il modo in cui è stata costruita. Pagliolati e paratie laterali in struttura di alluminio per ottenere un salone infinito, senza paratie divisorie. Un layout che non si trova su barche di questa grandezza. La cucina, con accanto questo tavolo, affacciato su una terrazza che domina il mare. Enclosed sta per chiuso. In effetti, questa è la versione con il ponte superiore chiuso, ma anche con due esposizioni verso l’esterno, a pompa e a prua. Una caratteristica importantissima, su tutti i ponti non ci sono gradini, anche qui sul ponte inferiore, così ci si muove più comodamente. Il portellone dell’hangar ha diverse posizioni e abbassandolo a livello del materassino forma un grandissimo prendisole. Una bella soluzione.
Questo yacht è quanto di più grande si possa pilotare con la semplice patente nautica per il diporto. Il limite infatti è di 24 metri e questa è proprio la lunghezza del nuovo Ferretti 800. Tra le sue caratteristiche le ampie vetrate sui fianchi e la balaustra di vetro nel pozzetto per non ostacolare la visuale. Gli ampi volumi interni sono valorizzati dall’altezza dei soffitti. Passaggi interni consentono all’equipaggio di accedere dall’esterno alla cucina e alla timoneria senza interferire con gli spazi per gli ospiti. Nella zona notte una suite armatoriale, una cabina per gli ospiti VIP e altre due cabine per un totale di otto posti, naturalmente con bagni privati e suite. Due motori Manda 1.800 cavalli la spingono a 31 nodi.
VanDutch, Pershing, Princess e De Antonio
VanDutch è un marchio iconico e, a dispetto del nome, da qualche anno è un brand italiano. Questo è l’ultimo modello, un 22 metri. Si chiama VanDutch 75. Conserva le linee esterne che hanno reso questi yachts icone del lusso. Il pozzetto offre uno spazio eccezionalmente ampio, così come l’infinito ponte di prua. L’hard-top di carbonio protegge l’area lounge, mantenendo intatta l’armonia delle forme. Si passa a prua attraverso il parabrezza, raffinato il ponte di tech con fughe bianche. Negli interni trionfa lo stile. Oltre alla grande dinette centrale open space, ci sono tre cabine per sei persone più quella per l’equipaggio. con tre motori da mille cavalli, tocca i 40 nodi.
Sono passati 40 anni da quando venne varato il primo Pershing e da allora l’identità del marchio non è cambiata. Quel fascino di sportività ed eleganza che distingue anche l’ultimo modello, il GTX70. È lungo quasi 22 metri e alcune parti della costruzione sono di carbonio. Ha un ponte superiore per pilotare anche dall’esterno. Con le terrazze laterali apribili, la plancia di poppa diventa la vera protagonista della vita sul mare. La lounge esterna si unisce con l’ambiente interno. Sul ponte inferiore ci sono tre cabine, ciascuna con il proprio bagno. Ha tre motori da 900 cavalli e raggiunge i 36 nodi.
Il cantiere inglese Princess sorprende tutti con il nuovissimo V65, un coupé lussuoso ed elegante che però offre anche la possibilità di vivere all’aperto come se fossimo su un open, grazie a un grandissimo tetto apribile. Eleganza e funzionalità anche nelle aree esterne, con la prua organizzata non solo per prendere il sole, ma anche per la convivialità. Nel pozzetto, molto più del semplice divano per coronamento, anche un angolo bar, il prolungamento della cucina interna. Sotto coperta, otto ospiti in quattro cabine, molto eleganti e luminose. A poppa, un’ulteriore cabina per l’equipaggio. Due motori Manda, 1.400 cavalli, la spingono fino a 36 nodi di velocità massima.
A Genova è presente anche il cantiere spagnolo De Antonio con la sua ammiraglia, il D60. Lo stile è sempre il medesimo, essenzialità, linearità, pulizia delle forme, è lo stile che ha decretato il grande successo di questo cantiere. È uno yacht per tutte le stagioni, perché la tuga è chiusa ma anche aperta. Si apre il tetto, si aprono le porte sui fianchi, le vetrate e ovviamente la porta finestra di poppa. Sotto il prendisole il garage per un tender e ancora più in basso quattro motori fuori bordo Mercury da 600 cavalli. Nell’area relax di prua sotto questo divano prendisole si può installare la vasca idromassaggio. Per scendere sotto coperta ci sono due scale, una conduce alla cucina e l’altra alle cabine. La cabina armatoriale è molto ampia ed è altrettanto grande anche la VIP. Al suo posto si possono ricavare due docce.
Riva, Itama, Ranieri International e Tesoro
È uno degli yacht più eleganti, sfoggia la classe e la qualità di uno dei cantieri più celebri al mondo. Riva 58 Capri è l’eccellenza nella sua categoria. Ma non è solo meravigliosa, è costruita secondo i più severi criteri di omologazione. Su un Riva nulla è banale, costi quel che costi. L’armatore può scegliere tra la versione con due cabine e quella con tre cabine. In entrambi i casi c’è anche il locale per il marinaio. Lo stile Riva non cambia, legni di pregio coperti da 20 mani di vernice, pannelli laccati lucidi e acciaio a specchio la fanno brillare. Ha una lunghezza di 17 metri e monta due motori diesel Mann da 1000 o 1200 cavalli. Con la motorizzazione più potente raggiunge i 37 nodi.
C’è un cantiere che merita la massima attenzione perché nel corso della sua lunga storia ha sempre realizzato scafi capaci di navigare magnificamente. Questo è l’ultimo modello, Itama 54. È lungo 16 metri e mezzo. La forma del parabrezza e il suo prolungamento fino all’estremità poppiera ne definiscono lo stile e al tempo stesso donano agli ospiti protezione dal vento e navigazione. È uno yacht dedicato alla vita solare, allegra, rilassante. Il passaggio all’area di prua avviene su un lato del parabrezza. Sotto coperta ci sono due cabine, due bagni, una cucina e una dinette. Monta due motori diesel Mann 730 o 850 cavalli e raggiunge la velocità massima di 37 nodi.
Ranieri International, produttore italiano di barche e gommoni, ha realizzato un maxi rib di altissimo livello, il Cayman 50.0 Hard-top. È l’ammiraglia della flotta ed è costruita e rifinita con tecniche e materiali pregiati. Nell’area pranzo si siedono fino a otto persone. L’impianto domotico riunisce sui display in plancia il controllo di tutti gli impianti. A prua, oltre al tradizionale prendisole, due chaise longue. Sotto coperta, un ambiente open space lunghissimo, con una cuccetta matrimoniale, il living con tavolo e poi a poppa due cuccette che possono essere unite per formare un altro matrimoniale. La carena è dotata di due step per aumentare le prestazioni e con quattro fuori bordo da 400 cavalli, si toccano i 58 nodi.
Tesoro Yachts è un cantiere con sede in Spagna e quest’anno a Genova ha presentato la sua ammiraglia, il T50, nella versione con motori fuoribordo. Il T-top è di fibra di carbonio come il tavolo e altri dettagli. Il cantiere offre all’armatore la possibilità di configurare la coperta cambiando la posizione e la forma degli arredi. L’area sotto il tetto può essere chiusa e climatizzata. Le murate si aprono e allargano l’area balneare. Anche sotto coperta sono possibili diversi layout, ad esempio due cabine armatoriali con rispettivi bagni, oppure un salone a prua e la cabina armatoriale a poppa. Questa è la versione più interessante con tre cabine.
Blue Game, Mar.Co., Pardo, Lancia e Cranchi
Con BGF 45, Blue Game apre una nuova gamma di catamarani monofoil con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, i consumi, incrementare le prestazioni e migliorare il comfort in navigazione sul mare mosso. Il foil è un’ala immersa che collega i due scafi. Serve a sollevare lo scafo per diminuire l’impatto con l’onda, ma soprattutto per contenere i consumi. Secondo il cantiere, addirittura del 40%. Con il foil, si ottiene anche un incremento di velocità. Al BGF 45 bastano due motori diesel da 480 cavalli per andare a 37 nodi. Il ponte di coperta molto largo offre un’esperienza di vita a bordo completamente diversa dai monoscafi di pari lunghezza. Nasce dall’esperienza di Blue Game con il BGH HSV, la barca a idrogeno costruita per l’America’s Cup, capace di toccare i 50 nodi. Due cabine nei due scafi, il materiale è il carbonio e le ante dell’armadio sono di vetro ma sottilissimo, irrobustito da un’anima a nido d’ape di alluminio.
Un maxirib con grandi doti di navigazione, Mar.Co. E-Motion 44. Mar.Co. è un cantiere italiano che produce da oltre 50 anni. Per essere al passo con le richieste del mercato, ha realizzato le murate abbattibili. Aprendo le fiancate, il baglio passa da 4 metri e mezzo a 5 metri e 60 centimetri. Regolando l’altezza dei tavoli elettroidraulici, otteniamo il prendisole. Sotto coperta è una caratteristica che differenzia questo modello dai concorrenti, un layout con cabina prodiera separata, come sugli yacht. Al contrario dei più comuni spazi open space, tipici dei maxi rib di questa misura. Con tre fuori bordo Mercury Velado V12 da 600 cavalli, tocca i 50 nodi.
Un 14 metri di gran lusso, è Pardo 43, un walk around la cui precedente versione ha ottenuto un successo internazionale straordinario. Il T-top è di carbonio, si va a prua in sicurezza difesi da murate molto alte, davanti al prendisole un divanetto fronte marcia. Nella cucina, piastra a induzione e grill, a richiesta lo stabilizzatore giroscopico contro il mal di mare per chi non ha il piede marino. Sotto coperta a scelta una cabina doppia a poppa e una cabina matrimoniale a prua oppure una dinette prodiera con divani trasformabili in letto. A scelta anche le motorizzazioni, due motori diesel fino a 480 cavalli con pod drive oppure tre fuoribordo per una potenza massima di 1800 cavalli.
Se amate la tradizione nautica e lo stile made in Italy, questo modello dovrebbe piacervi: Lancia Aprea 42. È il risultato di un progetto navale, cioè dello scafo e stilistico, cioè di tutto ciò che vediamo, molto accurato. È l’espressione di passione, di alto artigianato, di amore per le barche e per il mare. Pensate che il cantiere costruisce dal 1890, essenze marine lavorate prevalentemente a mano, lussuosi tessuti loro piana, finiture eccellenti. È personalizzabile, a partire dalle colorazioni per finire con la motorizzazione. Entrobordo diesel con linea d’asse, pod drive oppure fuoribordo a benzina. Gli interni sono proposti in tre diverse configurazioni secondo le preferenze dell’armatore.
Cranchi non trascura alcun diportista, pur essendo chiaro che il core business è la produzione dei grandi yacht, dedica attenzione anche ai modelli più piccoli e qui, al Salone Nautico Internazionale a Genova, presenta il nuovo A32 Luxury Tender. Il pozzetto ha ampie sedute, la murata abbattibile accanto al prendisole e il controspecchio ribaltabile estendono la plancia bagno. Tra le dotazioni opzionali c’è lo stabilizzatore giroscopico che rende lo scafo molto stabile. Si può aggiungere un tendalino parasole servo assistito o un hard-top. Negli interni una cabina personalizzabile, accogliente e sofisticata. A scelta motori entro-fuori bordo a benzina o diesel.
Ancora una volta il Salone Nautico Internazionale a Genova ci ha permesso di comprendere l’evoluzione del mercato. Continua a crescere la misura dei gommoni, lo stile e il lusso diventano protagonisti anche delle barche di media grandezza, mentre i grandi yacht ci offrono un contatto sempre più ravvicinato con l’ambiente esterno. La nautica, come il mare, non si ferma mai.
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