Sciopero treni 12 aprile, braccia incrociate fino al tardo pomeriggio

Garantiti alcuni servizi minimi nelle fasce più a rischio

Un altro venerdì di braccia incrociate nel mondo dei trasporti. A fermarsi, però, sono questa volta i treni, dopo che le sigle sindacali hanno lamentato la totale mancanza d'intesa con Trenitalia su alcune questioni chiave
Sciopero treni 12 aprile, braccia incrociate fino al tardo pomeriggio

Un altro venerdì di passione per i mezzi pubblici. Questa volta, però, non parliamo di tram e autobus, bensì di treni. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Fast Ferrovie hanno infatti confermato per oggi lo sciopero che, già in atto, continuerà fino alle 17 di questo pomeriggio. Sono stati garantiti servizi minimi nelle fasce orarie critiche, soprattutto per quanto riguarda i locali e i treni a lunga percorrenza.

I sindacati hanno motivato la decisione come conseguenza dopo aver tentato senza successo di instaurare un nuovo dialogo con la società, soprattutto per questioni inerenti la manutenzione dei treni, la logistica del trasporto delle merci e la gestione dei turni di lavoro. Trenitalia, dal canto suo, ha confermato come anche il servizio Leonardo Express che collega l’aeroporto di Fiumicino a Roma dovrebbe funzionare senza particolari modifiche. Non dovrebbero esserci problemi nemmeno sul treno Malpensa Express da Milano.

Numerose modifiche sono state apportate soprattutto al programma dei treni regionali. Non partecipa allo stop la regione Toscana, nella quale i treni dovrebbero viaggiare regolarmente e senza particolari disagi.

«Malgrado il passaggio dell’orario di lavoro settimanale da 36 a 38 ore, concordato a luglio scorso in occasione del contratto aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – ha specificato Filt Cgil sul suo sito ufficiale – rinnovato contestualmente al CCNL, finalizzato a consolidare e, in prospettiva, sviluppare il perimetro delle attività produttive aziendali, Trenitalia ha proceduto ad ulteriori esternalizzazioni di manutenzione dei treni e continua a rinviare la necessaria riorganizzazione della vendita e dell’assistenza alla clientela. Nel trasporto merci la perdurante assenza di visione strategica, che rasenta ormai il disinteresse, il fallimento delle estemporanee iniziative commerciali, succedutesi confusamente nell’ultimo triennio e la palese insipienza gestionale, hanno prodotto una situazione che va ben al di là degli effetti della crisi economica con il sostanziale abbandono del traffico sulla rete centro-meridionale, l’attestamento della quota di traffico di Trenitalia ormai prossima al solo 60% del volume delle merci trasportate su ferro in Italia, a loro volta ridottosi di oltre il 30% rispetto al 2009. Inoltre, ad ormai 8 mesi dal rinnovo contrattuale, il cervellotico sistema informatico adottato da Trenitalia per l’elaborazione dei turni di servizio di macchinisti e capitreno non è stato ancora correttamente adeguato alla nuova normativa di lavoro e vengono sistematicamente violate le procedure negoziali con la rappresentanza sindacale. I lavoratori continuano ad essere soggetti a continue modifiche di servizi programmati e conseguentemente messi nella condizione di non potere programmare, a loro volta le giornate di riposo ed i tempi di non lavoro

Foto: Flickr

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