Seat Palma, ipotesi d’una coupé a quattro porte

Qualcuno può aver storto il naso, quando Seat commercializzò per la prima volta la berlina Exeo, una vettura che in tutto e per tutto dipendeva da vecchie generazioni di Audi A4, congiunta teutonica all’interno del pacchetto Volkswagen: la filosofia che ha mosso una simile scelta è stringente: in luogo di una vettura usata, si può acquistare una Seat Exeo, A4 con la “S” di Martorell. Semplice, no?

Non sono davvero certo che questa sia stata un’ottima idea, ma questa è un’altra storia. Oggi ci si chiede quale sia la sorte di una casa automobilistica che ha di recente raggiunto la soglia dei sessanta anniversari, la quale non compiace più il padre padrone di Wolfsburg con buoni risultati. Diventerà una mera riproduzione di basso profilo della gamma Audi di vecchia data?

Pare proprio di sì: fosse anche lo scherzo d’un buontempone, l’idea di una Audi A5 Sportback con qualche dettaglio preso in affitto dalla storia e dal futuro Seat, racconta proprio di questa pedissequa scelta industriale. Ma andiamo per gradi.

Si chiama Seat Palma – o, almeno, così recita il render virtuale – ed è una nuova interpretazione della coupé a quattro porte che tanto va di moda in questi istanti industriali: linea filante, tetto che declina, portiere quasi sfuggenti (per la mancanza, molto spesso, dei montanti superiori e laterali), coda striminzita, portellone giganteggiante, energica matita. L’esempio, in casa, è quello della nuova Audi A7 Sportback e di Volkswagen Passat CC, nonché della succitata Audi A5 Sportback.

A ragion del vero, i bozzetti sfuggiti di mano al costruttore, qualche tempo fa, parafrasavano lo studio di differenti tipologie di vetture Seat, tra cui anche una berlina col tetto da coupé: interessante, ad ogni modo, l’ipotesi di una reale modernizzazione dello stile ormai arido del costruttore spagnolo: in fin dei conti, Seat Palma potrebbe trovare un terreno fertile per una possibile – e sperata – ripresa industriale, dopo l’ultimatum teutonico.