Silvio Berlusconi: biografia, carriera e politica. I contributi al mondo dell’auto e alla sicurezza stradale

I contributi di Berlusconi al mondo automotive e non solo

Silvio Berlusconi: biografia, carriera e politica. I contributi al mondo dell’auto e alla sicurezza stradale

Silvio Berlusconi, imprenditore e politico italiano, è stato uno dei personaggi più influenti e noti della storia del nostro paese. Nato a Milano il 29 settembre 1936, ha fondato la sua prima azienda, Edilnord, nel 1960, dando il via alla costruzione di un impero mediatico che lo ha reso proprietario di numerose società televisive, tra cui Mediaset, e di giornali come il Corriere della Sera e il Giornale.

Silvio Berlusconi: biografia, carriera e politica

Ma non è solo la carriera imprenditoriale a contraddistinguere il personaggio. Nel 1994 Berlusconi ha fondato il partito politico Forza Italia, che gli ha permesso di entrare in politica e di diventare il 50º presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per ben tre mandati non consecutivi. Durante la sua carriera politica, Berlusconi ha portato avanti numerose riforme e ha affrontato alcune delle sfide più importanti della politica italiana, come la crisi economica del 2008.

Berlusconi si è anche interessato al mondo dell’auto, cercando di migliorare il Codice della strada e di introdurre riforme specifiche. Tuttavia, durante il suo governo del 2011, Berlusconi fu costretto ad aumentare le tasse e i dazi, con ripetuti aumenti delle accise per finanziare il Fondo unico per lo spettacolo e per far fronte all’emergenza migranti di quegli anni. Inoltre, introdusse il superbollo il 15 luglio del 2011, una tassa sulle auto con potenza superiore a 225 kW che il successivo governo tecnico di Monti inasprì a 185 kW, tuttora in vigore.

La patente a punti è un contributo di Berlusconi, ideato insieme al suo ministro delle Infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi. Un sistema inedito che si è dimostrato efficace grazie alla struttura che permette di togliere dei punti ai conducenti in base alla gravità delle sanzioni, che è entrato in vigore il 30 giugno del 2003. Inoltre, sono state varate altre norme minori ma allo stesso modo importanti, come l’obbligo di accensione delle luci anche nelle ore diurne sulle strade extra-urbane e quello di indossare il giubbotto catarifrangente in caso di fermata di emergenza dell’auto.

Silvio Berlusconi: biografia, carriera e politica

Bisogna dare merito a Berlusconi anche per l’introduzione del patentino per i ciclomotori, adottato nel 2005, colmando una falla del sistema che permetteva ai ragazzi di guidare senza conoscere le norme di circolazione. Nel 2003, Berlusconi e il ministro Lunardi riuscirono a far modificare l’art. 142 del Codice della strada, permettendo, in presenza di certe condizioni dell’infrastruttura, del traffico e del meteo, di innalzare il limite massimo di velocità da 130 a 150 km/h. In verità, nessuna società concessionaria ha mai messo in pratica la norma. La paura di un aumento vertiginoso di incidenti fu troppo forte.

Infine, Berlusconi fu il primo a credere in un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia grazie al Ponte di Messina, un’opera mai iniziata che ha suscitato grandi speranze ma che non è mai stata realizzata.

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