Stellantis lancia il Piano Italia: piattaforma STLA Small a Pomigliano e investimenti per due miliardi nel 2025
Nuovi modelli e tutela dell'occupazione, la soddisfazione del ministro Urso: "Rilanciamo il settore"
L’atteso piano di rilancio della produzione italiana del Gruppo Stellantis è stato presentato quest’oggi da Jean-Philippe Imparato, in rappresentanza del costruttore automobilistico, ai rappresentati del Governo nel corso del Tavolo tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Davanti ai ministri Urso (Imprese), Giorgetti (Economia) e Calderone (Lavoro), oltre ai rappresentanti sindacali e delle Regioni in cui sono situati gli stabilimenti, Imparato ha illustrato il piano che prevede investimenti e la produzione di nuovi modelli nelle linee degli impianti italiani, con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva a partire dal 2026 e a preservare i livelli occupazionali.
Dettagli del piano per gli stabilimenti italiani
Il piano di Stellantis prevede che tutti gli stabilimenti italiani rimarranno operativi, con una crescita della capacità produttiva già a partire dal 2026 grazie all’introduzione dei nuovi modelli. Imparato ha sottolineato che ogni impianto avrà un piano di produzione specifico che coprirà i prossimi anni, fino al 2032. Ad esempio, il sito di Melfi, in Basilicata, sarà dedicato alla produzione di nuovi modelli ibridi, tra cui la Jeep Compass (nelle versioni elettrica e ibrida), la nuova Lancia Gamma, la DS n°8 e la DS 7, tutti modelli che, ad eccezione della DS n°8, saranno disponibili anche in versione ibrida. Questo permetterà di triplicare i volumi rispetto alle versioni esclusivamente elettriche.
Un altro punto importante riguarda lo stabilimento di Pomigliano, dove a partire dal 2028 sarà introdotta la piattaforma STL Small per produrre almeno due nuovi modelli compatti. Inoltre, è confermata che la produzione della Fiat Pandina attuale fino al 2030, così come quella del modello di nuova generazione.
Novità a Cassino e a Atessa
Lo stabilimento Stellantis di Cassino sarà un centro di sviluppo per le innovative architetture elettroniche STLA Brain e STLA Smart Cockpit. Inoltre, sulla piattaforma STLA Large verranno prodotti tre nuovi modelli, tra cui la nuova Alfa Romeo Stelvio a partire dal 2025, seguita dalla nuova Alfa Romeo Giulia nel 2026 e, successivamente, una nuova vettura top di gamma ancora da definire. Sono inoltre in corso valutazioni per l’introduzione delle versioni ibride e full electric di Stelvio e Giulia.
Lo stabilimento di Atessa, invece, continuerà a essere cruciale per la produzione dei veicoli commerciali. Dal 2027, qui sarà realizzata una nuova versione del Large Van, progettata per competere efficacemente con i modelli asiatici.
Sviluppi a Mirafiori e investimenti futuri
A Mirafiori, Stellantis produrrà la Fiat 500 ibrida a partire dalla fine del 2025, continuando a produrre la versione elettrica della 500 fino al 2032-33. Inoltre, l’assemblaggio dei cambi eDCT sarà potenziato, con l’obiettivo di arrivare a una produzione annua di 900.000 unità, rispetto alle attuali 600.000. Torino diventerà la sede della Regione Europa di Stellantis a partire da gennaio 2025, ospitando anche la divisione Veicoli Commerciali e le attività legate all’economia circolare.
Il piano prevede anche il rafforzamento del Battery Technology Center, mentre Modena sarà invece il polo dell’alta gamma di Stellantis, con un focus sull’innovazione e la sostenibilità, in sinergia con l’ecosistema della Motor Valley.
Investimenti alla filiera, la soddisfazione di Urso
Stellantis investirà 2 miliardi di euro in Italia nel 2025, senza ricorrere a fondi pubblici, portando a 10 miliardi di euro gli investimenti totali dal 2021 al 2025.
Il piano di rilancio di Stellantis è stato accolto con soddisfazione dal ministro Urso che ha evidenziato l’impegno di Stellantis a investire in ricerca, sviluppo di nuovi modelli e tutela dei posti di lavoro negli impianti italiani. Inoltre, lo stesso Urso ha annunciato nuovi fondi per il sostegno all’automotive: 1,6 miliardi di euro per la riqualificazione della filiera italiana e 1,1 miliardi di euro per le aziende del settore nel 2025.
Stellantis. Spera (Ugl Metalmeccanici): “C’è un cambio di passo con la gestione Imparato”
“Noi sosterremo il settore automotive Italiano, Stellantis deve riavviare la nuova architettura produttiva, possiamo e dobbiamo rimettere sulla giusta strada l’auto italiana facendolo insieme in Europa. Per l’Ugl Metalmeccanici il momento delle decisioni è maturo, è il tempo giusto della responsabilità facendo squadra con l’Italia per affrontare le sfide esistenziali”. Lo ha dichiarato il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, che unitamente al Segretario Confederale Ugl, Aurelio Melchiorre hanno preso parte al tavolo al Mimit con i ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti (Economia) e Marina Elvira Calderone (Lavoro). La delegazione di Stellantis è guidata dal responsabile per l’Europa, Jean-Philippe Imparato, accompagnato da Giuseppe Manca, responsabile risorse umane di Stellantis Italia.
“Arriverà in Italia la piattaforma Stla Small di Stellantis, è una delle notizie principali emerse durante i lavori del tavolo. La nuova architettura produttiva sarà disponibile a Pomigliano, dal 2028, sarà installata da Stellantis la nuova piattaforma (Stla-Small), sulla quale è prevista la produzione di 2 nuovi modelli compatti. Nello stabilimento campano verrà rafforzato il presidio per la produzione delle vetture mass market con l’estensione della produzione della Panda (detta anche Pandina) fino al 2030, seguita dall’introduzione della nuova generazione dello stesso modello. Ci saranno nuovi modelli per gli stabilimenti italiani a partire dal 2026, anno in cui si punta al raggiungimento di 750.000 vetture. Sono confermati gli investimenti che Stellantis effettuerà in Italia: per il 2025 sono previsti circa 2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi di euro nello stesso periodo in acquisti da fornitori operanti in Italia. Come O. S. Ugl Metalmeccanici – ha dichiarato Spera – registriamo un cambio di passo rispetto alla gestione Tavares, è tempo di fare squadra con l’Italia per affrontare le sfide esistenziali che affrontiamo e sottovalutate da alcuni in Europa. A Mirafiori saranno prodotte la 500 ibrida e la nuova generazione della 500 BeV elettrica dal 2029, in aggiunta alla prosecuzione dell’attività dei cambi eDCT. Torino sarà, dal primo gennaio 2025, la sede della Regione Europa di Stellantis e il quartier generale della divisione Veicoli Commerciali del gruppo. Sarà, inoltre, la sede di SUSTAINera, centro di sperimentazione e di riciclo del gruppo e consoliderà il Battery Technology Center, attuale sede dell’unico centro al mondo del Gruppo per i test e lo sviluppo delle batterie. Il reparto produttivo dedicato ai cambi elettrificati arriverà a quota 600mila unità all’anno, con una valutazione sulla possibilità di portare a 900mila il totale dei pezzi prodotti. Buona anche la notizia che Stelvio nel 2025 e Giulia nel 2026 verranno concepite e prodotte in Italia nello stabilimento Stellantis di Cassino: per l’UglM restituisce speranze di crescita e sviluppo al territorio e a tutto il comparto costituito dall’indotto dell’automotive. In Basilicata, a Melfi, dove è stata installata la piattaforma Stla-Medium, Stellantis produrrà dal 2025 la nuova Jeep Compass, sia elettrica sia ibrida, la nuova Lancia Gamma, la nuova Dsn e la nuova DS7. Tutti i nuovi modelli saranno anche ibridi, non solo elettrici, triplicando i volumi prodotti. Dal punto di vista istituzionale il Gruppo posizionerà a Torino il centro decisionale per l’Europa. Per Pomigliano l’impegno è allo sviluppo della nuova Pandina a partire dal 2030. Chiediamo di sostenere con un finanziamento (come principale contributore) la joint venture Acc, dove studiare in tempo per la realizzazione della Gigafactory a Termoli in base all’evoluzione delle tecnologie e in considerazione del mercato e della competitività dei fattori abilitanti del sistema Paese. Siamo convinti che nel primo trimestre del 2025, si entri nel merito di tale progetto importante. Il Governo per voce di Urso ha detto che tutti gli stabilimenti italiani resteranno attivi. Per l’Ugl Metalmeccanici – prosegue Spera – è il momento che il sistema Italia agisca insieme per il rilancio del settore automotive nella difficile fase di rinnovamento tecnologico e transizione industriale. Per la riqualificazione della filiera automotive, il ministero delle Imprese e del Made in Italy stima di mettere in campo risorse per 1,6 miliardi tra il 2025 e il 2027. In particolare, per il 2025 il fondo automotive ammonta a 200 milioni di euro, cui si aggiungono 100 milioni di residui 2024 dello stesso fondo e 500 milioni derivanti dai fondi Pnrr per le filiere strategiche. Per il 2026 e il 2027 il Ministero stima 400 milioni all’anno per il Fondo automotive. Inoltre, l’anno prossimo ci saranno anche 1,1 miliardi di euro potenzialmente disponibili per le aziende del comparto attraverso contratti di sviluppo (600 milioni), mini contratti di sviluppo (200 mln) e accordi per l’innovazione (300 milioni). Siamo sulla strada giusta – ha concluso Spera – ci saranno anche risorse destinate ad incentivare la domanda: nel 2023 sono stati stanziati 630 milioni per l’Ecobonus, con un impegno pari a 293 milioni e un residuo di 337 milioni. Per il 2024 sono state stanziate risorse per 982 milioni (inclusi i residui del 2023) e ad oggi sono state impegnate risorse per 801 milioni con un residuo stimato in 100 milioni che dovrebbe poi essere usato nel 2025 a sostegno della filiera”.
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