Stellantis Mirafiori: lo stabilimento dice addio alla cassa integrazione dopo 20 anni
Dal 31 dicembre, infatti, non verranno rinnovati i contratti di solidarietà che coinvolgevano circa 1.900 lavoratori
Per la prima volta dopo oltre vent’anni lo stabilimento Stellantis Mirafiori può archiviare una fase storica segnata dagli ammortizzatori sociali. Dal 31 dicembre, infatti, non verranno rinnovati i contratti di solidarietà che coinvolgevano circa 1.900 lavoratori, consentendo il ritorno a un’attività produttiva a pieno regime. Una svolta simbolica e concreta per il principale polo industriale torinese, che arriva dopo un lungo periodo di difficoltà.
Dopo quasi 20 anni di produzione a singhiozzo Stellantis Mirafiori torna ad operare a pieno regime
Alla fine della cassa integrazione si affianca un altro segnale incoraggiante: a partire da febbraio prenderà il via un importante piano di assunzioni. Saranno 434 i nuovi ingressi, in larga parte giovani, chiamati a rafforzare gli organici impegnati nella produzione della Fiat 500 ibrida e della 500 elettrica. Un numero superiore alle previsioni iniziali, che testimonia una maggiore fiducia dell’azienda sulle prospettive dello stabilimento.
Le novità assumono un peso ancora maggiore se inserite nel contesto di un anno particolarmente complesso per Mirafiori, che ha registrato livelli produttivi tra i più bassi della sua storia recente. In questo scenario, il lancio della nuova Fiat 500 ibrida rappresenta l’elemento chiave della ripartenza: il modello dovrebbe consentire di superare nuovamente la soglia delle 100 mila vetture prodotte all’anno, restituendo centralità allo stabilimento.
Il punto sulla situazione occupazionale è stato fatto giovedì nel corso di un incontro tra le organizzazioni sindacali e il management di Stellantis. In quella sede è stata confermata la revisione al rialzo del piano assunzioni annunciato a fine ottobre dall’amministratore delegato Antonio Filosa. La maggior parte dei nuovi addetti sarà destinata a Mirafiori, tra linee produttive, meccaniche ed economia circolare, mentre una quota minore andrà agli impianti di Verrone e Rivalta.

Resta però aperto il tema della sostenibilità nel medio-lungo periodo. I sindacati accolgono con favore i segnali positivi, ma ribadiscono la necessità di assegnare un secondo modello allo stabilimento per garantire continuità produttiva e stabilizzazione dei nuovi assunti. La risposta definitiva, come spesso accade, arriverà dal mercato e dalla capacità di Stellantis Mirafiori di consolidare questa fase di rilancio.
Seguici qui
