Stellantis risponde alle accuse del sindacato UAW negli USA
Con un comunicato il Gruppo richiama gli accordi e la sua volontà produttiva
Oltre agli impegni relativi al Vecchio Continente, il Gruppo Stellantis è alle prese con il sindacato statunitense United Auto Workers, visto che da alcune sezioni locali sarebbe emersa la volontà di scioperare a livello nazionale da parte dei dipendenti Stellantis, in virtù di un mancato impegno da parte del Gruppo italo-francese a livello produttivo.
Un comunicato di Stellantis mira a chiarire la posizione del Gruppo
Così, per dare una risposta ai suoi lavoratori, ed alle accuse di Shawn Fain, Presidente UAW che, dal palco della Convention Nazionale Democratica di Chicago, recentemente ha puntato il dito contro la realtà automobilistica per aver tentato di ritirarsi dall’impegno di riaprire un sito produttivo nell’Illinois, Stellantis ha diramato un comunicato. “Per garantire la futura competitività e sostenibilità dell’azienda, necessarie per preservare i posti di lavoro nel settore manifatturiero statunitense – si legge – è fondamentale che il business case per tutti gli investimenti sia allineato alle condizioni di mercato e alla nostra capacità di soddisfare un’ampia gamma di richieste dei consumatori. Pertanto, l’azienda conferma di aver notificato all’UAW che i piani per Belvidere (lo stabilimento nell’Illinois citato da Fain) saranno ritardati, ma mantiene fermamente il suo impegno”. Inoltre, la nota ha aggiunto che “l’azienda non ha violato gli impegni assunti nella lettera di investimento inclusa nel contratto di contrattazione collettiva UAW del 2023 e si oppone fermamente alle accuse del sindacato”. Concludendo che “l’UAW ha accettato un linguaggio che consente espressamente all’azienda di modificare gli investimenti sui prodotti e i livelli di occupazione. Pertanto, il sindacato non può legalmente scioperare per una violazione di questa lettera in questo momento”.
Accuse smontate ma il braccio di ferro potrebbe continuare
Parole che rimandano le accuse al mittente, smontandole punto per punto, e che pongono l’attenzione su una flessibilità accettata a livello di investimenti, che sarebbe stata accettata, inizialmente, dal sindacato. Vedremo se la protesta ed i rumors di eventuali scioperi rientreranno o se il braccio di ferro tra il sindacato e Stellantis continuerà.
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