Stellantis: Tavares non vede miglioramenti per la carenza di chip nel 2022
La guerra in Ucraina per il momento ha avuto un impatto marginale sui conti del gruppo
Stellantis già a partire dallo scorso anno deve fare i conti con un grave problema che sta affliggendo l’intera industria automobilistica. Ci riferiamo naturalmente alla carenza di microchip, che sta creando grossi problemi di produzione a tutte le principali case automobilistiche nel mondo. Il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler e PSA ha dovuto dunque gestire al meglio le scorte limitate interrompendo o riducendo la produzione nei vari stabilimenti sparsi per il mondo a seconda delle necessità.
Stellantis: Tavares non pensa che nel 2022 la situazione dei microchip possa migliorare
Nelle scorse ore, il numero uno di Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares è tornato a parlare del problema dicendo che per il momento non vede una soluzione al problema, almeno per quanto concerne il 2022. Tavares ha dichiarato che la fornitura di chip è ancora problematica. La situazione starebbe migliorando con alcuni fornitori mentre con altri non ci sarebbero segni tangibili di superamento del problema.
Se per il 2022 Tavares non sembra ottimista, per il 2023 il numero uno di Stellantis crede che il problema possa giungere o quasi ad una definitiva risoluzione. Per il resto l’amministratore delegato ha affrontato la questione legata alla guerra in Ucraina dicendo che per il momento ha avuto un impatto limitato sulle attività del suo gruppo.
Ovviamente la guerra ha un impatto anche sull’ambiente esterno portando ad esempio ad un aumento dell’inflazione. Questo però è un problema generale e dunque per Tavares Stellantis da questo punto di vista è nella stessa condizione delle rivali. In ogni caso la situazione appare per il momento sotto controllo.
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