Stellantis: trattative dirette con i produttori di chip per risolvere i problemi di fornitura
Il gruppo automobilistico pensa di investire sui chip per garantirsi le forniture
Il gruppo Stellantis come tutte le case automobilistiche del mondo ha dovuto fare i conti con gravi problemi di fornitura di componenti ed in particolare di microchip che hanno finito per rallentare e a volte addirittura fermare la produzione di nuove auto nei suoi stabilimenti sparsi per il mondo.
Stellantis vuole rafforzare e migliorare il suo accesso alle materie prime
Proprio per questo motivo Stellantis sta valutando azioni senza precedenti per rafforzare il suo accesso alle materie prime e alle parti vitali delle automobili. Il gruppo di Carlos Tavares sta cercando colloqui diretti con i produttori di chip, un passaggio insolito nella catena di approvvigionamento multistrato nella produzione di automobili, come confermato nelle scorse ore dal capo di Citroen, l’amministratore delegato Vincent Cobée.
Il produttore potrebbe anche arrivare all’acquisto di fornitori di materiale per batterie per garantirsi una fornitura affidabile, ha affermato. Stellantis sta “valutando tutte le opzioni”, ha affermato Cobée, aggiungendo che il modello tradizionale di utilizzo di una catena di fornitori per l’acquisto di parti “sta iniziando a rompersi”.
Il numero uno di Citroen ha dichiarato che la sua azienda sta valutando varie possibilità per risolvere in maniera definitiva il problema.
Ad esempio si sta pensando ad un contratto di acquisto esclusivo, ma anche alla stessa possibilità di fare società con i fornitori investendo in nuove miniere, oppure ancora il gruppo potrebbe procedere direttamente all’acquisto delle società di fornitura di componenti.
Insomma si prospettano novità eclatanti per Stellantis che vuole essere leader del mercato auto in futuro e sta pensando a tutte le soluzioni per migliorare la sua situazione.
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