Svelata la nuova Ferrari Amalfi: motore, design e prestazioni della nuova V8 di Maranello
Prestazioni da supercar, ma comfort da gran turismo
È stata presentata a Maranello l’erede ufficiale della Roma e il suo nome non potrebbe essere più iconico: Ferrari Amalfi. Un nome che, come da tradizione, vuole evocare il piacere di viaggiare e la bellezza di uno degli angoli più affascinanti d’Italia e, grazie alle sue scogliere, anche uno dei più divertenti dove guidare una vettura del Cavallino Rampante. Un V8 racchiuso in una cornice che, come al solito, è un prodigio di tecnica e di raffinatezza, andando a migliorare ancora di più quella che, di fatto, è stata una delle vetture più vendute del marchio degli ultimi anni.
Cuore V8 biturbo
Impossibile non partire dal motore per descrivere questa vettura. La Ferrari Amalfi monta un V8 biturbo in posizione anteriore-centrale longitudinale con una potenza da 640 CV, quindi ben venti cavalli in più rispetto alla berlina che va a sostituire. È associato ad una nuova centralina, la stessa che troviamo sulla 296 e sulla 12Cilindri, ma al tempo stesso presenta diverse novità come i collettori di scarico simmetrici, per la prima volta su un motore V8 in questa posizione. Il cambio è un doppia frizione a 8 rapporti, con speciali tarature per poter veicolare sia sportività che comfort, come ci si aspetta da una vettura del genere. Un’altra grande novità è il freno brake-by-wire, anch’esso al debutto su questa categoria di supercar di Maranello. Le sue prestazioni, ovviamente, sono di primissimo livello, con uno 0-100 completabile in appena 3,3 secondi e una velocità di punta da oltre 360 km/h.
Eleganza e sportività al primo posto
Come ogni vettura del Cavallino che si rispetti, però, non è tutta motore e tecnica. È anche un design che rasenta l’opera d’arte. Il tutto è stato curato naturalmente dalla squadra diretta da Flavio Manzoni, che ha concepito una nuova evoluzione del linguaggio stilistico che era già stato inaugurato dalla Roma, ma declinandolo in modo più distinto e moderno. L’obiettivo, comunque, è sempre quello di unire la sportività e l’eleganza, creando una fusione tra, citando testualmente, arte scultorea e aerodinamica funzionale. Abbiamo quindi poche linee incisive, generate dall’intersezione di volumi puri, un profilo laterale con un tema “a cuneo”, superfici pulite e volumi compatti. Davanti troviamo un nuovo muso “a squalo” senza la classica griglia Ferrari, che viene sostituita da una “bocca termica” inferiore integrata nel profilo. I due fari anteriori sono uniti da un groove orizzontale che crea un effetto elegante e moderno, mentre quelli posteriori doppi presentano un affascinante disegno a gemma. Sul retro troviamo anche un’ala attiva retrattile, visibile solo a velocità elevate, e un diffusore inferiore in fibra di carbonio, prezioso sia per i flussi d’aria che per il suo impatto estetico. Passando al lato, troviamo anche i cerchi in lega a due livelli, fresati dal pieno e con design a contrasto con il corpo vettura. Non manca ovviamente lo scudetto Ferrari, che come ormai saprete può essere richiesto in optional dipinto a mano, esclusiva del mondo delle gare. Per l’occasione, è stato creato un nuovo colore: il bellissimo verde “Costiera” che potete vedere nella foto seguente.
Comfort, eleganza e sportività in un solo abitacolo
Vista la natura della Ferrari Amalfi, l’abitacolo interno è un’unione di stile e sportività come raramente si sono visti. Sono stati ripresi sempre alcuni concetti della Roma, ma sono stati fatti evolvere secondo il nuovo linguaggio. Il cockpit è basato su una doppia struttura in fibra di carbonio a “cocoon”, avvolgente e dedicato prima di tutto al pilota, con una separazione molto netta dal passeggero. Nonostante la presenza del quadro comandi digitale e del display dedicato al secondo occupante, è stato inserito anche uno schermo orizzontale da 10,25 pollici, molto classico e integrato con il software della vettura. Sotto di esso troviamo un tunnel centrale con elementi in Alcantara (come la piastra per la ricarica a induzione) e alluminio anodizzato, il tutto fresato da blocco pieno per trasmettere una sensazione anche tattile di alto livello. Il volante riporta in auge i tasti fisici, con la precisa intenzione di permettere al guidatore di concentrarsi perfettamente sulla strada e sulla guida, trovando di conseguenza i comandi necessari semplicemente con un tocco. I materiali, infine, sono di alto livello, ma con un’attenzione anche alla sostenibilità: le finiture sono finemente curate, mentre l’alluminio per gli inserti è di origine riciclata. Le varie opzioni di colore sono evidenti, ma anche sottili, così da unire possibilità di personalizzazione con una certa sobrietà.
Quando esce?
Le prime consegne della nuova Ferrari Amalfi sono previste per l’inizio del prossimo anno. Il listino per l’Italia è leggermente incrementato rispetto alla Roma, partendo da circa 240.000 € su strada.
FERRARI AMALFI 2026: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 465 cm; larghezza 197 cm; altezza 130 cm; passo 267 cm
Carrozzeria: coupé due porte
Motori: benzina V8 da 640 CV
Trazione: posteriore
Cambio: automatico a 8 rapporti (DCT)
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 3,3’’
Velocità massima: oltre 360 km/h
Allestimenti: unico allestimento personalizzabile
Numero di posti: 2+2
Bagagliaio: n.d.
Consumi dichiarati: n.d.
Sicurezza: cruise control adattivo, controllo corsia attivo, monitoraggio angolo cieco, Head-up Display (opzionale)
Prezzo: Da 240.000 €
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