Tesla, a New York le stazioni di ricarica Supercharger intasate da autisti Uber
Lunghe code dopo il boom di autisti Uber passati ai veicoli dell'azienda di Musk
Dopo le tante Tesla che nei giorni scorsi hanno lasciato i loro proprietari a piedi a causa del freddo estremo che ha investito Chicago, e diverse parti degli Stati Uniti, rendendo impossibile la ricarica delle auto, le vetture dell’azienda di Elon Musk, o meglio i loro proprietari, devono far fronte a un nuovo problema.
Questa volta l’inconveniente accade a New York dove il numero di veicoli Tesla in circolazione è cresciuto a un ritmo tale da non essere stato assecondato dalla diffusione della rete di ricarica. Troppe Tesla, poche stazioni di colonnine ultrarapide. Così diversi proprietari di Tesla si sono lamentati di lunghe ed estenuanti code presso i Supercharger di New York, spesso intasati dai tanti autisti Uber, molti dei quali ora utilizzano una vettura Tesla.
Il boom newyorkese di autisti Uber con le Tesla
Il passaggio di molti autisti Uber ai veicoli elettrici è stato spinto dall’amministrazione della città che da tempo ha imposto di rendere totalmente elettriche le flotte di rideshare entro il 2030. Anche Tesla ha collaborato attivamente con Uber per promuovere l’adozione dei suoi veicoli tra gli autisti dell’app.
Sul caos generato nelle stazioni di colonnine ultrarapide di Tesla a New York incide anche la scarsa formazione che la Casa californiana fa a chi acquista i suoi veicoli. Molti autisti sono alle prime armi e pensano erroneamente di poter ricaricare l’auto esclusivamente nei Supercharger, non sapendo che in molti casi potrebbe anche ricaricare il veicolo a casa, spendendo pure meno, o in molte altre stazioni di ricarica pubbliche generiche.
La tassa salata se si va oltre il 90% di carica
Per cercare di risolvere il problema Tesla sta progettando la realizzazione di nuovi Supercharger nelle zone di Brooklyn e Staten Island. Per far ciò servirà però del tempo, così nell’immediato la Casa ha escogitato una penale di un dollaro al minuto, attivata nei Supercharger di New York, quando la ricarica ai Supercharger supera il 90%. In questo modo Tesla vuole disincentivare ricariche complete, evitando l’ultimo 10% che richiede molto tempo, sperando di snellire le code e ridurre i tempi d’attesa dei clienti.
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