Tesla mette fine a una strana abitudine: il “trucco dell’asciugamano” per la ricarica

E' davvero la fine di questa strana pratica?

Tesla mette fine a una strana abitudine: il “trucco dell’asciugamano” per la ricarica

Per quasi dieci anni, i proprietari di veicoli Tesla hanno adottato un metodo non ortodosso per accelerare la ricarica delle loro auto elettriche durante le calde giornate estive. La tecnica, ideata dagli utenti circa otto anni fa, consisteva nell’avvolgere le impugnature dei cavi Supercharger con panni umidi, nel tentativo di ingannare i sensori di temperatura nelle stazioni di ricarica, specialmente quelle di vecchia generazione V2.

Posizione di Tesla sulla pratica

Recentemente, però, la divisione ricarica di Tesla ha preso una posizione netta contro questa pratica. Attraverso una dichiarazione sul proprio account X ufficiale, l’azienda ha categoricamente smentito l’efficacia del cosiddetto “trucco dell’asciugamano bagnato”, sottolineando che non solo non aumenta la velocità di ricarica, ma potrebbe anche compromettere l’integrità del sistema.

Sensori nei Supercharger Tesla

I Supercharger Tesla sono equipaggiati con una serie di sensori avanzati che monitorano costantemente parametri cruciali come temperatura, corrente e tensione. Nelle stazioni V2, l’impugnatura del cavo è dotata di un sensore termico in grado di regolare la potenza di ricarica in base alla temperatura rilevata, assicurando che il dispositivo rimanga sicuro da maneggiare.

L’applicazione di tessuti umidi sulle maniglie dei cavi Supercharger non incrementa la velocità di ricarica,” ha affermato Tesla. “Al contrario, interferisce con i sistemi di monitoraggio termico, creando potenziali rischi di surriscaldamento o danneggiamenti.” L’azienda ha quindi esortato gli utenti a abbandonare questa pratica per preservare il corretto funzionamento dei sistemi e facilitare l’identificazione di eventuali problemi di ricarica reali.

Modifiche al software di Tesla

Sembra che circa due mesi fa, Tesla abbia implementato modifiche al software che interpreta i dati dei sensori, rendendo di fatto inefficace il “trucco dell’asciugamano”. Questa modifica ha portato a un effetto indesiderato: le stazioni potrebbero ora limitare la velocità di ricarica prematuramente durante la sessione. L’unica soluzione per aggirare questa restrizione sarebbe scollegare il veicolo e ricollegarlo a un’altra postazione.

Proposte della comunità di utenti Tesla

In risposta a questa situazione, la comunità di utenti Tesla ha avanzato diverse proposte, tra cui l’installazione di tettoie protettive sulle stazioni Supercharger o il miglioramento delle maniglie stesse per prevenire il surriscaldamento. È importante notare che mentre gli stalli V2 non sono dotati di cavi con raffreddamento attivo, le versioni più recenti ne sono equipaggiate, rendendo il trucco dell’asciugamano superfluo fin dall’inizio per la maggior parte dei modelli Tesla.

Il caso del Cybertruck

Un’eccezione degna di nota è rappresentata dal Cybertruck, il cui pacco batteria da 800 volt richiede un amperaggio superiore rispetto agli altri veicoli della gamma Tesla. Questo potrebbe rendere la questione del raffreddamento ancora rilevante per questo specifico modello.

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