Tesla riduce le attività di produzione delle batterie in Germania: “Meglio negli Stati Uniti”
Così l'Inflation Reduction Act incide sugli investimenti in Europa
Tesla ha sospeso il progetto per l’assemblaggio completo di batterie nella sua fabbrica di Grunheide, alle porte di Berlino, in Germania, spostando alcune fasi del processo produttivo negli Stati Uniti. Dopo le indiscrezioni di stampa, il cambio di strategia della Casa californiana che prevede un minore investimento nelle attività dell’impianto Tesla in Germania è stato confermato dal ministero dell’Economia del Brandeburgo.
Attività spostate negli Usa per beneficiare degli incentivi fiscali
La decisione di Tesla è una diretta conseguenza della disparità di politiche industriali tra l’Europa e gli Stati Uniti, con l’azienda di Musk che trasferirà alcune fasi della produzione di batterie della Germania agli Stati Uniti per approfittare degli incentivi fiscali previsti dall’Inflation Reduction Act (IRA), il piano del governo americano che punta a favorire le produzione automobilistiche nazionali. In questo modo dunque si materializzano i timori di politici e manager su una fuga di capitali e investimenti dal Vecchio Continente verso gli Stati Uniti, un pericolo che rischia di interessare da vicino il settore dell’automotive e i relativi progetti relativi alla mobilità elettrica dei costruttori.
Modifiche ai piani iniziali
Le misure contenute nell’IRA, che oltre a incentivi per l’acquisto di elettriche prevedono anche diverse agevolazioni fiscali e obblighi tecnici per supportare le attività industriali nazionali e l’approvvigionamento di materie prime, hanno convinto Tesla a rivedere i piani iniziali. In linea con quanto annunciato a gennaio, vale a dire un investimento di 3,6 miliardi di dollari per ampliare la gigafactory di Reno, in Nevada, la società di Musk concentrerà sempre di più le sue attività negli Usa, come spiegato dal ministero dell’Economia del Brandeburgo: “La Tesla ha avviato la produzione di sistemi di batterie a Grunheide e si sta preparando a produrre componenti delle celle. La società ha dato la priorità a ulteriori fasi di produzione negli Stati Uniti perché gli incentivi fiscali rendono più favorevoli le condizioni operative negli Stati Uniti”.
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