Tesla Supercharger esplode a Washington: si sospetta una bomba
Le autorità locali parlano di un forte boato, indaga l'FBI
Una stazione Tesla Supercharger è esplosa ieri sera nello stato di Washington. Si ritiene che l’esplosione sia stata causata da una piccola bomba. La polizia locale e l’FBI stanno indagando. Secondo la polizia di Lacey, intorno all’1:30 del mattino è arrivata una chiamata che segnalava un “forte rumore nella zona di Sleater Kinney”. Quando gli agenti si sono presentati al Target locale al 655 di Sleater Kinney Rd, hanno trovato una stazione di ricarica Supercharger gravemente danneggiata. Le foto della scena mostrano uno dei componenti principali della stazione di ricarica in diversi pezzi. Anche un vano Supercharger presenta un pezzo mancante.
Esplode Tesla Supercharger: si tratterebbe ancora una volta di un attentato
Il Dipartimento di Polizia di Lacey ha qualificato l’incidente come un “atto illecito” e ha confermato di essere in contatto con l’FBI per chiarire la dinamica dell’accaduto. Tesla ha risposto attraverso X, dichiarando di collaborare con le autorità per fornire i filmati delle telecamere di sorveglianza e sottolineando l’importanza di non danneggiare infrastrutture vitali. Nel frattempo, l’azienda sta lavorando con Puget Sound Energy per ripristinare rapidamente il funzionamento della stazione Supercharger e minimizzare i disagi per gli utenti.
Purtroppo, simili atti di vandalismo non sono nuovi negli ultimi mesi. Nei giorni scorsi l’FBI ha confermato di aver creato una task force esclusivamente per indagare sugli atti vandalici ai danni di Tesla. Elon Musk ha attribuito l’ondata di vandalismi legati a Tesla alle reazioni negative alla sua leadership del Dipartimento per l’Efficienza Energetica (DOGE), che è diventato un vero e proprio fulcro a causa dei profondi tagli al bilancio federale e delle significative perdite di posti di lavoro nel settore pubblico.
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