Torino: tassisti uniti contro Uber
Alcuni momenti di tensione durante la protesta
Non conosce tregua la battaglia tra i tassisti e Uber, il servizio di trasporto automobilistico privato che funziona con una App e che dalla California è sbarcato velocemente in tutto il resto del mondo, dichiarando – involontariamente – guerra ai taxi.
L’ultimo episodio ha visto ancora una volta protagonista una città italiana: durante la manifestazione organizzata dai tassisti di Torino, un gruppo di persone tra quelle scese in piazza ha tentato di varcare le porte della sede dell’Authority dei Trasporti al Lingotto, scatenando diversi tafferugli. All’interno dell’edificio si era appena concluso l’incontro tra una ventina di sigle sindacali e i vertici dell’autorità.
Alcuni rappresentanti dei tassisti avevano abbandonato in anticipo la riunione, come protesta per la decisione dell’Authority di incontrare Uber nella giornata di giovedì.
Davanti ai cancelli del luogo dell’evento si è schierata la polizia per impedirne l’acceso e, dopo qualche diverbio un po’ animato, i manifestanti si sono “ritirati”.
Alcuni dimostranti, dopo aver bloccato via Nizza, si erano poco prima scagliati contro il Lingotto con uova, petardi e fumogeni, il tutto condito da slogan.
Nel caos generale, sembra che un operatore video di Sky e il suo assistente siano stati aggrediti da una ventina di tassisti, mentre stavano filmando la situazione davanti alla sede dell’Authority. La giornalista Sky Monica Napoli ha riferito di essere stata verbalmente minacciata dai manifestanti.
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