Toyota: mostrata la nuova piattaforma globale TNGA [FOTO]

Architettura che potrebbe debuttare il prossimo anno

Svelata la piattaforma destinata ai futuri veicoli globali del marchio Toyota. È stata definita TNGA e dovrebbe essere presente su circa la metà della produzione dal 2020

TOYOTA TNGA – Una nuova architettura caratterizzerà i futuri veicoli Toyota, e dal 2020 potrebbe riguardare circa la metà dell’intera offerta. Si tratta della Toyota New Global Architecture, struttura assemblata con parti “più leggere e compatte”, che consentano un miglioramento complessivo in termini di efficienza, costi ma anche dal punto di vista estetico.

La prima vettura basata su questa nuova struttura dovrebbe essere un “veicolo di taglia media a trazione anteriore”, e potrebbe debuttare dopo questo anno. Tra le qualità di questa piattaforma, destinata alla produzione globale del marchio, spiccherebbe una elevata versatilità che consentirebbe il suo utilizzo anche per lo sviluppo di vetture di vario genere e anche a trazione posteriore. Garantendo lo stesso alto livello di prestazioni ed efficienza. Tale struttura permetterebbe anche un certo risparmio nei costi di sviluppo. Si prospetta che gli investimenti possano calare del 40% circa, rispetto a quelli fatti per gli stessi modelli dal 2008, e che il 75% di queste risorse risparmiate possa quindi essere reinvestito per migliorare ancora di più la produzione.

Sul piano estetico e tecnico, i responsabili dell’ingegneria del marchio giapponese dovrebbero usare una serie di attrezzature legate a questa piattaforma per la realizzazione dei futuri prodotti, effettuando anche ricerche più mirate sul design nei rispettivi mercati di riferimento.
L’architettura sarebbe legata a una nuova generazione di unità propulsive, la cui peculiarità sarebbe una “efficienza molto elevata”, semplificando anche l’offerta in questo settore. Efficienza che sarebbe legata a un potenziale abbassamento dei consumi del 25%, grazie anche all’adozione di trasmissioni CVT, a fronte di un aumento di potenza del 15%. La “quinta generazione” dei propulsori ibridi legata a questa piattaforma, quindi, rispetto all’attuale potrebbe avere consumi più bassi del 15%.

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