Trump annuncia dazi su Messico, Canada e Cina
Trump annuncia una serie di dazi per i prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina
Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato una serie di dazi, tra cui un’imposta del 25% su tutti i prodotti importati dal Messico e dal Canada, e un ulteriore 10% su quelli provenienti dalla Cina. Questi paesi, che rappresentano un terzo del commercio totale degli Stati Uniti con il mondo, sono ora nel mirino della politica commerciale di Trump. Secondo quanto dichiarato in post sul suo social network Truth, i dazi saranno ufficialmente attuati al suo insediamento alla Casa Bianca e resteranno in vigore finché non verranno fermati i flussi migratori illegali e il traffico di droga verso gli Stati Uniti.
Trump annuncia una serie di dazi per i prodotti provenienti da Canada, Messico e Cina
“Il 20 gennaio, appena insediato, firmerò un ordine esecutivo per applicare una tariffa del 25% su tutti i prodotti importati da Messico e Canada negli Stati Uniti, a causa delle loro “frontiere aperte”, ha dichiarato Trump su Truth Social. “Questa tariffa resterà in vigore fino a quando non fermeranno l’invasione del nostro Paese, fermando l’arrivo di droghe, in particolare il fentanyl, e l’immigrazione clandestina!”
Se Trump dovesse attuare le sue minacce, i dazi avrebbero conseguenze devastanti per i due Paesi limitrofi: oltre l’83% delle esportazioni messicane è destinato agli Stati Uniti, mentre il Canada invia il 75% delle sue esportazioni verso gli Usa. Dopo l’annuncio, il dollaro si è apprezzato rispetto alle valute dei due Paesi, con il peso messicano che ha perso il 2%, raggiungendo i livelli più bassi in un anno, e il dollaro canadese che è scivolato ai minimi dal maggio 2020.
Le alte tariffe potrebbero avere diversi effetti collaterali, oltre alle rappresaglie e all’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti. Tra questi c’è il rischio di bloccare interi settori economici, come quello alimentare e automotive, poiché i mercati nordamericani sono strettamente interconnessi da oltre 30 anni, con molte aziende statunitensi che dipendono dalle catene di fornitura del Messico e del Canada.
In risposta all’annuncio di Trump, Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese, ha dichiarato che la Cina sta collaborando con gli Stati Uniti sulle operazioni antidroga e ha negato che il paese permetta deliberatamente il flusso di precursori del fentanyl verso gli Stati Uniti, affermando che tale affermazione è del tutto falsa. Per quanto riguarda i dazi, Liu ha sottolineato che la Cina considera la cooperazione economica e commerciale con gli Stati Uniti vantaggiosa per entrambe le parti, aggiungendo che nessuno trarrà vantaggio da una guerra commerciale o tariffaria.
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