Uber: negli Stati Uniti le prime prove con auto a guida autonoma

Sistema montato su una Ford Fusion

La Uber ha iniziato a testare alcune Ford Fusion con sistema di guida autonoma e sta per farle girare per la città di Pittsburgh, per quanto ancora non saranno in servizio. Arriverà il giorno in cui noleggeremo un'auto senza nemmeno guidatore?
Uber: negli Stati Uniti le prime prove con auto a guida autonoma

Vi fidereste di chiamare un’auto del servizio Uber sapendo che si presenterà senza nessuno al volante? Forse ci dobbiamo ancora abituare all’idea che una certa mobilità del futuro potrà essere forse priva del nostro contributo al volante, ma a quanto pare almeno sul mercato degli Stati Uniti qualcuno sta pensando che, all’interno di un servizio che si basa sulle recensioni e sulle opinioni di autisti e clienti, avere una Ford Fusion in grado di muoversi da sola possa essere una buona idea.

Avviene a Pittsburgh, in Pennsylvania. Per ora si tratta solamente di un esperimento, ma negli scorsi giorni un’auto Uber a guida autonoma sta effettivamente facendo il giro della città. Secondo i responsabili americani del servizio delle berline nere, infatti, Pittsburgh sarebbe il luogo ideale per questi primi test di guida autonoma, soprattutto per via della sua grande varietà di strade, di fondi stradali e di condizioni meteo. Inoltre la società ha il suo centro di tecnologie avanzate proprio nella metropoli, il che ha reso semplicemente sensato portare i test su strada per queste vie. Tutto il progetto è stato sostenuto da Ford, che ha anche fornito le auto sulle quali è stata effettuata la sperimentazione (essenzialmente su Fusion modificate).

Nelle prossime settimane una serie di prototipi inizierà a circolare sulla pubblica strada. Il loro compito sarà principalmente quello di mappare la città e, in seconda battuta, continuare il test delle proprie capacità di guida autonoma. Essendo però solo un test, un tecnico sarà sempre e comunque presente sul sedile di guida, pronto ad intervenire immediatamente in caso di emergenza. Il prototipo sarà equipaggiato con numerosi sensori, radar, laser, scanner e videocamere ad alta risoluzione. Il sistema è stato seguito da una squadra di ingegneri di altissimo livello provenienti dalla vicina Carnegie Mellon University.

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