Unrae: “A giugno il mercato auto in Europa torna a crescere (+3,6%)”

A giugno 2024 1.310.989 immatricolazioni rispetto alle 1.265.133 dello stesso mese del 2023

Unrae: “A giugno il mercato auto in Europa torna a crescere (+3,6%)”

Unrae ha evidenziato nelle scorse ore come a giugno, il mercato auto europeo sia tornato a crescere, registrando un aumento del 3,6% con 1.310.989 immatricolazioni rispetto alle 1.265.133 dello stesso mese del 2023. Nel primo semestre dell’anno, si osserva un incremento del 4,4%, con 6.879.438 unità vendute, ossia 290.264 auto in più rispetto alle 6.589.174 immatricolate nel periodo gennaio-giugno 2023.

A giugno il mercato auto europeo torna a crescere

Tra i cinque principali mercati, il mese di giugno ha mostrato andamenti variabili: l’Italia è in testa con un aumento del 15,1%, seguita dalla Germania (+6,1%), dalla Spagna (+2,2%) e dal Regno Unito (+1,1%). Al contrario, la Francia ha visto una flessione del -4,8%.

Nei primi sei mesi dell’anno, i tassi di crescita sono più uniformi tra i cinque mercati principali: il Regno Unito guida con un +6,0%, seguito dalla Spagna (+5,9%), dall’Italia e dalla Germania (+5,4%) e dalla Francia (+2,8%). In termini di volumi di vendita, l’Italia rimane penultima tra i cinque principali mercati sia per il mese di giugno sia per il primo semestre del 2024.

Nonostante l’Italia abbia registrato a giugno un significativo incremento delle vetture BEV, rimane penultima nella penetrazione delle auto “con la spina” (ECV) con una quota di mercato dell’11,8% (BEV 8,3% e PHEV 3,5%). Questa percentuale consente al paese di superare di poco la Spagna, che si attesta al 10,4% (BEV 5,4% e PHEV 5,0%). Tuttavia, il divario con gli altri tre principali mercati europei è notevole. Nel mercato europeo di giugno, la quota delle ECV è pari al 22,5%, con le BEV al 15,9% (in calo di 0,6 punti percentuali) e le PHEV al 6,6% (in calo di 1,3 punti percentuali).

Nel primo semestre del 2024, l’Italia si colloca ultima tra i cinque principali mercati per quanto riguarda il mercato auto dell’elettrico, con una quota di ECV del 7,2%. Gli altri paesi mostrano risultati significativamente superiori: la Germania con ECV al 18,6%, la Francia con ECV al 25,4%, e il Regno Unito con ECV al 24,7%. La Spagna, pur avendo una quota più bassa, si avvicina all’Italia con ECV al 10,4%.

A livello nazionale, il Direttore generale di Unrae Andrea Cardinali segnala che il 1° luglio l’Italia ha inviato alla Commissione Europea il testo aggiornato del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC). Il Piano evidenzia l’incertezza riguardo all’evoluzione della mobilità, inclusi diffusione, tipo di vettore energetico, distribuzione territoriale, infrastrutture di ricarica e abitudini degli utenti. Questo contrasto è evidente rispetto all’obiettivo di avere 6,6 milioni di vetture ricaricabili entro il 2030, che sembra irraggiungibile senza una strategia chiara e risorse adeguate.

Il Direttore Generale sottolinea l’urgenza di una strategia a lungo termine di almeno 2-3 anni per supportare la transizione energetica, aiutando consumatori e imprese a pianificare meglio e a ridurre le incertezze del mercato. Inoltre, l’UNRAE chiede una revisione del regime fiscale per le auto aziendali, rimasto obsoleto, per allinearlo agli standard europei, migliorando la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi, e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni.

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