UNRAE: mercato auto in stagnazione, Italia sempre più indietro nella transizione energetica
La transizione verso le auto ricaricabili resta lenta, con solo il 7,6% di quota di mercato
La 28ª edizione della Sintesi Statistica UNRAE mostra per il 2024 una stagnazione nel mercato automotive italiano, con immatricolazioni di auto a 1,559 milioni, in calo dello 0,5% rispetto al 2023 e ancora lontane dai livelli del 2019 (-18,7%). La transizione verso le auto ricaricabili resta lenta, con solo il 7,6% di quota di mercato (4,2% BEV, 3,4% PHEV), posizionando l’Italia ultima tra i principali Paesi europei, superata anche dalla Spagna. Le emissioni medie di CO₂ sono a 119,1 g/km, superiori alla media UE. Il diesel continua a perdere terreno (13,8%), mentre benzina e ibride crescono, quest’ultime al 40%.
Stagnazione nel mercato automotive italiano secondo la 28ª edizione della Sintesi Statistica UNRAE
Sempre secondo i dati UNRAE, nonostante l’Italia conti circa 63.000 punti di ricarica pubblici al 31 marzo 2025, con solo il 18% oltre i 50 kW e il 6,4% sopra i 150 kW, la rete rimane insufficiente. Con 12,7 punti ogni 100 km, il Paese si posiziona 16° in Europa, sotto la media di 18,4. Al termine del 2024, il parco auto italiano conta oltre 40,5 milioni di veicoli con un’età media di 13 anni, mentre i veicoli commerciali leggeri crescono dell’1,1% e il diesel domina all’83,7%. Autobus in forte espansione (+20,6%) grazie ai fondi PNRR.
“Il 2024 è stato un anno perso per l’Italia”, afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale di UNRAE. “La transizione energetica ha subito un duro colpo, con l’Ecobonus, atteso a lungo ma infine abbandonato, e una quota di auto ricaricabili solo del 7,6%, un terzo della media europea, penalizzata da incentivi irregolari, infrastrutture carenti e costi di ricarica elevati. La produzione nazionale è al minimo storico, con appena 310.000 vetture. Anche la riforma fiscale sulle flotte ha deluso, con provvedimenti improvvisi e senza consultazioni, che hanno compromesso la neutralità tecnologica.”
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