Urso: “Se gli incentivi non funzioneranno, andranno alla filiera”

"Il 2024 è un anno sperimentale, serve un cambio di rotta"

Urso: “Se gli incentivi non funzioneranno, andranno alla filiera”

Ieri è stato svelato il tanto atteso nuovo piano per gli incentivi auto, anche se servirà ancora un po’ di tempo per renderli disponibili, per via dell’iter burocratico piuttosto lungo da seguire. Si parla di metà marzo come data probabile, mentre il ministro delle imprese Adolfo Urso ha spiegato la strategia del Governo su questo tema.

”Serve un cambio di rotta”

“Questo è un anno sperimentale – sono le parole del ministro al ‘Tavolo Automotive’ – Il piano si fonda nella convinzione che bisogna assolutamente cambiare rotta, rispetto a quanto successo negli ultimi anni”. Con un obiettivo principale: “Vogliamo stimolare la rottamazione delle auto altamente inquinanti, cioè i modelli Euro 0, 1, 2 e 3, che sono ancora il 25% del parco circolante nel nostro Paese”. Per questo ci sono incentivi più alti per chi rottamerà un modello più vecchio ed inquinante.

Il tutto con un aiuto per chi è più in difficoltà a livello economico: “Vogliamo aiutare soprattutto le famiglie con redditi bassi, attraverso un sistema graduale che prevede agevolazioni più significative per i nuclei con Isee fino a 30mila euro”. Che, come si è visto nella tabella dell’ecobonus, potranno avere fino ad oltre 13.000 euro di sconti.

La produzione e gli stabilimenti

Il Governo, inoltre, vuole rilanciare la produzione sul territorio italiano: “Puntiamo ad incentivare la produzione nel nostro Paese che negli ultimi anni si è drasticamente ridotta, malgrado gli incentivi andati prevalentemente vetture prodotte in stabilimenti esteri”. Mentre Carlos Tavares, il CEO di Stellantis, ha lanciato l’allarme.

A questo proposito, le risorse dal 2025 potrebbero essere suddivise diversamente, se non ci sarà un cambio di rotta: “Se il trend non dovesse cambiare, destineremo le ulteriori risorse del ‘fondo automotive’ esclusivamente a sostegno della nostra filiera e per incentivare nuovi stabilimenti produttivi nel nostro Paese”.

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