Volkswagen: 63.000 clienti italiani da risarcire per il Dieselgate
La casa tedesca è pronta a fare ricorso contro la sentenza
Volkswagen dovrà risarcire 63.000 clienti italiani, a seguito del Dieselgate. Questo è quanto ha deciso il tribunale di Venezia, nella sentenza su una class action intentata da Altroconsumo. L’esborso complessivo ammonta ad oltre 200 milioni per un ammontare di 3.300 euro per consumatore, più tutti gli interessi maturati negli anni.
“Abbiamo fortemente creduto a quest’azione, che è riuscita a mettere insieme più di 70 mila persone in Italia – le parole di Federico Cavallo, responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo – Quasi il 90% di loro è stata ammessa dal tribunale nella classe, ed ora, nonostante tutte le difficoltà, la complessità e la lunghezza del procedimento, potranno ricevere il giusto rimborso da Volkswagen. È un risultato storico: Davide ha battuto Golia e ha dimostrato che l’unione fa la forza”.
Il risarcimento
La corte veneta ha dato ragione esattamente a 63.037 clienti italiani del marchio tedesco, che dovranno ricevere 3.300 euro più interessi. La cifra si dimezza (1.650 euro) per chi ha venduto l’auto tra agosto 2009 e settembre 2015 oppure l’ha acquistata di seconda mano.
La causa verteva su alcuni motori turbodiesel del marchio tedesco della famiglia EA189, dotati di un defeat device pensato per aggirare i controlli sulle emissioni di ossidi d’azoto. Nell’ambito dello scandalo esploso nel 2015.
Il ricorso
La sentenza è di primo grado e, dunque, la vicenda non è ancora conclusa. L’azienda tedesca, infatti, avrà la possibilità di fare ricorso in appello (e poi eventualmente in Cassazione) per ribaltare o modificare la sentenza e renderla a proprio favore.
Non ci sono stati comunicati ufficiali da parte di Volkswagen sulla vicenda, ma l’intenzione è quella di fare effettivamente ricorso. La partita non è ancora conclusa.
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