Raid dell’Etna Porsche Tribute: la vera passione per la Cavallina di Zuffenhausen [FOTO e VIDEO]

A bordo della 911 Targa 4S alla scoperta della Sicilia

È andata in scena sulle strade della Sicilia la prima edizione del Raid dell'Etna Porsche Tribute, vera e propria prosecuzione della nota gara di regolarità che ha visto in competizione tantissime vetture del passato e del presente del marchio, con un pensiero particolare per la "festeggiata" del weekend, ovvero la Porsche 911 Turbo che compie 40 anni. Noi, invece, ci siamo "accontentati" di una 911 Targa 4S, una belva da 400 CV. Come si sarà concluso il nostro Raid?

Raid dell’Etna Porsche Tribute – L’auto, per sua stessa natura, è più di un semplice oggetto o di un mezzo di trasporto. Rappresenta emozioni, adrenalina e sogni. È uno status symbol, ma anche il nostro personalissimo destriero. Rappresenta un sogno di grandezza oppure una sorta di riassunto della nostra vita (da quando partiamo con la nostra prima piccolina da neo-patentati per poi passare a qualcosa di più aggressivo quando siamo più confidenti, arrivando alle capientissime vetture per sistemare moglie e pargoli quando arriverà il momento). Alcuni marchi, però, sono capaci di scatenare emozioni ancora più forti. Merito della loro storia, del loro prestigio, ma anche per la loro capacità di riunire gli appassionati. Con alcune supercar di altissimo livello l’esperienza di guida si chiude con il semplice tragitto, sia per la scarsa diffusione dei modelli che per alcune caratteristiche intrinseche della vettura stessa. Con Porsche, però, questo cambia. Sarà merito del livello sempre altissimo dei suoi prodotti, oppure del suo design, capace di rimanere fedelissimo negli anni e contemporaneamente essere sempre al passo con i tempi. Sarà per le prestazioni o per il design. Quale che sia il motivo, tra gli appassionati di questo grande marchio esiste un feeling particolare. Qualcosa di diverso.

Abbiamo voluto scoprirlo e vederlo con i nostri occhi. Ci siamo quindi uniti al Raid dell’Etna Porsche Tribute, prima edizione di uno speciale evento che, pochi giorni dopo l’edizione più “agonistica”, ha portato in strada tantissimi altri appassionati e le loro Porsche preferite. Da quelle d’epoca a quelle più moderne. Con una di queste ultime siamo scesi in pista (è proprio il caso di dirlo, dato che la nostra prima prova si è disputata sul circuito di Pergusa dove il nostro Gianluca Mauriello non più di tre settimane fa aveva debuttato sul podio del Campionato Italiano Turismo Endurance), ovvero con una potentissima e stupenda Porsche 911 Targa 4S, forse una delle vetture più esclusive dell’intero catalogo della casa. L’equipaggio era composto da chi vi scrive e da Sergio Troise (Caltagirone Group), collega con già una vasta esperienza nel mondo delle competizioni, anche se più dedito alla velocità che alla regolarità. Insieme a lui, comunque, abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile, a stretto contatto con il mondo della Cavallina di Zuffenhausen.

Come ci ha spiegato Mauro Gentile, Direttore PR di Porsche Italia, la gara di regolarità in sé, per quanto divertente, non voleva essere l’aspetto principale di questa manifestazione. Infatti la vera colonna portante di tutto l’evento era proprio l’esperienza. La visita di una regione così affascinante come la Sicilia, ricca di storia e di attrazioni sia culturali che naturali. Dalle pendici dell’Etna fino al teatro antico di Taormina, per poi passare una piacevole serata sul golfo di Siracusa, punto di partenza e di arrivo di avventurieri e naviganti da ormai numerosi secoli. Il tutto circondati da altri appassionati che nutrono lo stesso amore per le vetture della casa.

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Andiamo, però, con ordine. La giornata è partita di buon’ora al mattino, con i primi arrivi all’Autodromo di Pergusa, conosciutissimo tracciato costruito intorno ad un lago. Qui si è svolta la prima gara di regolarità, con sequenze di prove cronometrate (della durata anche di pochi secondi) nelle quali è necessario rispettare un tempo di riferimento. A beneficio di chi è poco avvezzo a questo genere di gare, l’obiettivo è arrivare il più vicino possibile al tempo limite. Anticipi o ritardi costano delle penalità, tanto più grandi quanto più pronunciata è la differenza. La classifica è stilata a seconda delle penalità raccolte, con vittoria per chi ne ha di meno. Dopo esserci cimentati, ecco il trasferimento verso Siracusa, città dove il mare è qualcosa di più di un semplice elemento. È praticamente un compagno di viaggio. Dalla piazza principale dell’Isola di Ortigia, centro storico della città, fino al lungomare, è quasi impossibile non rimanere affascinati dal profumo che si respira praticamente ad ogni angolo di strada.

Il giorno successivo è il turno di un’altra città affascinante, seppur più lontana dalle acque. Stiamo parlando di Noto, la Capitale del Barocco, il cui centro storico è stato nominato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Simbolo assoluto della città è la Cattedrale di San Nicolò e la sua scalinata. Riaperta nel 2007 dopo un lunghissimo lavoro di restauro, questa basilica rappresenta uno degli esempi più celebri del suo stile. Nonostante tutta la sua bellezza, però, la parata di Porsche sulla strada principale ha finito per attirare tutti gli sguardi dei passanti. Nel frattempo le prove cronometrate continuavano e la nostra auto dopo due giorni di competizione si trovava in un più che dignitoso 10° posto. Considerando che né Sergio, né soprattutto me stesso, avevamo grande esperienza nelle gare di regolarità (almeno Sergio ne aveva in quelle di velocità), si trattava di un risultato di cui essere soddisfatti.

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Il venerdì è stato speso in altura. Ma non due alture qualsiasi: parliamo dell’Etna e di Taormina, due dei luoghi più panoramici e affascinanti di tutta Italia, anche se per motivi molto diversi tra loro. Anche oggi, così come negli altri giorni, per arrivare a destinazione abbiamo seguito i tragitti di alcune storiche cronoscalate del passato, qualcuna ancora parzialmente utilizzata dal mondo motorsport. Parliamo della Avola-Avola Antica, della Val d’Anapo-Sortino, della Linguaglossa-Piano Provenzana e, infine, della Catania-Etna. Tutti percorsi che in passato sono stati palcoscenico di duelli incredibili combattuti fino all’ultimo tornante, che anche se percorsi ad andature più moderate mantengono inalterato tutto il loro fascino. Se poi tutto questo viene completato dalle specialità culinarie tipiche di questa terra, allora ecco che una “semplice” competizione amichevole si trasforma in un viaggio di scoperta, sia personale che turistica.

Il nostro viaggio si è concluso sabato dopo una nuova visita al vulcano per arrivare in Piazza Università a Catania, dove dopo un’entrata in pieno stile “rally” le auto sono rimaste in esposizione per alcune ore. Festeggiamenti per tutti, in particolare per la storica 911 Turbo, che festeggia i 40 anni di vita con un premio speciale. Quasi superfluo dire che l’entusiasmo è stato incredibile. La conclusione ideale per un viaggio a bordo di un’auto straordinaria come la Porsche 911 Targa 4S, capolavoro di tecnica e di stile. Alla fine Sergio ed io ci siamo portati a casa la coppa per la decima posizione. Piccola soddisfazione personale per un’esperienza alla quale può partecipare qualsiasi “porschista” che lo desideri. Per scoprire un mondo intero a bordo della propria Porsche.

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