MINI Countryman All4 JCW: prova su strada

MINI da campagna? Non proprio, anzi...

MINI Countryman All4 JCW Stile e personalità da vendere, insieme ad un gran motore e ad un comportamento su strada che riesce quasi a replicare il kart feeling delle sorelline ben più basse. Tutto questo è la Countryman, che acquista un sapore ancora più speciale con questo allestimento corsaiolo. Countryman che tra l'altro è anche la prima MINI che può essere adatta per la famiglia, grazie alle 4 porte, ai cinque posti, e ad un bagagliaio che può definirsi tale.

Chissà cosa ne pensa, da lassù, quel genio di Alec Issigonis, padre della prima ed indimenticabile MINI, vedendo che la sua creatura, a distanza di oltre 50 anni, è diventata (anche) una piccola suv a quattro porte, lunga ben più di quattro metri, ed alta 155cm. Senza contare i 218cv ed il prezzo, che per questa versione particolarmente speciale, raggiunge cifre da capogiro. Andando poi a scoprire, per di più, che di tutta la famiglia (perchè quando si parla di MINI, ormai, non si parla più di un solo modello, ma di una vera e propria gamma) la Countryman è di gran lunga la più venduta, anche rispetto alla MINI “tradizionale”. Questione di tempi e di mode, con il marchio più modaiolo di tutti che ha saputo sfruttare al meglio le richieste del mercato, che impazzisce letteralmente per i piccoli suv e crossover.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Stile: tipicamente MINI, pur con cinque porte e dimensioni decisamente insolite.
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Creare una vettura con queste dimensioni, ma che fosse immediatamente identificabile come una MINI, deve essere stata proprio una bella sfida. Sfida che, a giudicare dai risultati, è stata decisamente vinta. La parte più “MINI” è indubbiamente il frontale, con l’immancabile forma di fari e mascherina, che la rendono subito riconoscibile. Anche se, a voler essere precisi, i proiettori anteriori non sono perfettamente tondi come nel resto delle Mini (classiche e moderne). A sottolineare che la vettura è una Cooper S, questa volta, la presa d’aria addizionale, anzichè essere sul cofano, la ritroviamo proprio sotto la calandra, andando a creare una seconda feritoia nel già aggressivo frontale. La fiancata, decisamente più tondeggiante e voluminosa del solito, mantiene le tipiche proporzioni del marchio, con i montanti a vetro ed il tetto che sembra “sospeso”. La coda, infine, è la parte più controversa, con il portellone posteriore piuttosto pronunciato, tanto da dare un aspetto massiccio. Detto di queste caratteristiche comuni a tutte le Countryman, la MINI in prova aveva tanti dettagli che la facevano sembrare quasi messa giù da gara: merito del pacchetto John Cooper Works, che sta a MINI come M sta a BMW ed come AMG sta a Mercedes. Dunque via libera a prese d’aria maggiorate, con le cattivissime feritoie nel paraurti posteriore, a cui si aggiunge l’estrattore ed il doppo scarico sportivo. Di lato troviamo delle minigonne più pronunciate, mentre nel muso spicca il nuovo splitter che ha delle forme più cattive. Non manca poi la doppia striscia adesiva che si sviluppa sui cofani anteriore e posteriore. Insomma, questa Countryman JCW fa davvero tantissima scena, catturando gli sguardi come fanno le supercar. Non sarà il massimo della discrezione, ma, come dice la pubblicità, “MINI is not normal”.

Abitacolo: originale come pochi, e decisamente “ricco”.
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Lo slogan della pubblicità appena citato si presta perfettamente anche per gli interni. L’abitacolo della Countryman, specialmente in questa versione JCW con le tonalità rosse, è tra i più originali nei quali ci siamo mai accomodati. Gli stilemi delle MINI moderne ci sono tutti: il grosso tachimetro al centro della plancia, le bocchette del clima circolari ai lati, i comandi secondari a bilanciere, ed il satellite sul piantone del volante dove troviamo il contagiri ed il computer di bordo. Il colpo d’occhio è davvero notevole, ma non mancano alcuni risvolti negativi sul piano della praticità: ad esempio, in questo modello che è decisamente più alto rispetto alle altre MINI, i comandi del clima finiscono per trovarsi un pò troppo in basso. La versione in prova era dotata del navigatore e dell’ottimo sistema d’infotainment sviluppato da BMW. Lo schermo, che si trova all’interno del tachimetro, è grande e ben visibile, mentre non ci ha fatto impazzire il cursore attraverso il quale si comanda l’intero sistema, un pò troppo piccolo e non particolarmente accattivante nella forma. Nulla da dire sul piano delle finiture e dei materiali utilizzati, a cominciare dalla pelle dei sedili (che a dire il vero potrebbero essere un pò più contenitivi in curva, trattandosi della versione sportiva). Un optional a cui difficilmente rinunceremmo, invece, è il doppio tetto panoramico, che oltre a far entrare tanta luce, nelle giornate di sole, restituisce quasi la sensazione di guidare una cabrio, o quantomeno una “targa”. Infine il capitolo abitabilità: la Countryman è la prima MINI della storia a quattro porte e cinque posti. Già questo basterebbe per gridare al miracolo. In ogni caso, comunque, lo spazio c’è, ma non aspettatevi la versatilità di una piccola MPV. Lo stesso dicasi per il bagagliaio, che ha una capienza di 450 lt. Insomma, la scusa “bella la MINI, ma è troppo piccola” non vale più.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Divertente come nessuna crossover o suv compatta riesce ad essere.
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Passiamo al capitolo guida. Il sottoscritto è stato proprietario di una Cooper S r53 giusto fino a settimana scorsa. Essendo la r53, secondo i puristi, una delle Mini più divertenti e più cattive di sempre, diciamo che dalla Countryman mi aspettavo quantomeno un minimo di quel kart feeling che tanta gioia mi ha regalato con la mia ex macchina. Beh, superato lo shock iniziale di essere seduto su una MINI, pur trovandomi parecchi centimetri più in alto rispetto all’asfalto, devo dire che le sensazioni di guida, con le dovute misure, sono proprio quelle. Il feeling che si ha in particolare con lo sterzo, sempre molto carico e prontissimo sin dai piccoli angoli è proprio quello. Altrettanto si può dire per il cambio, con una leva con degli innesti molto “maschi”, sempre secchi e ben spaziati, con la frizione non troppo morbida, che ti costringe ad accelerare un pò più del normale in partenza, giusto per far cantare lo scarico sportivo. Per quanto riguarda la trazione integrale, piuttosto che servire al fuoristrada (che data la gommatura ci pare alquanto off limits), serve per azzerare i pattinamenti, e per affrontare, con le gomme giuste, la neve in tutta tranquillità. Niente male neanche il comfort, oltre le aspettative. Sulle sconnessioni, sebbene rigido, l’assetto non risulta per nulla esasperato. E poi, a velocità costante, il motore si mantiene piuttosto silenzioso, mentre in accelerazione si fa (giustamente) sentire a dovere. Insomma, volendo tirare le somme, in quanto a prontezza di risposte e divertimento di guida non c’è assolutamente nulla di simile nel settore delle suv compatte e dei crossover.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=5/5]

Spinge davvero forte, e che sound!


Basta premere il tasto “sport”, dare un affondo sull’acceleratore, ed il 1.6 turbo della Countryman mette subito in chiaro di che pasta è fatto. Grazie allo scarico sportivo fa proprio un gran bel rumore, accompagnato da una serie di borbottii e scoppi in rilascio che per i fan del genere sono un vero toccasana (nel video potete sentire qualche sgasata). Personalmente ne vado pazzo, ed infatti mi ritrovavo spesso ad accelerare e rilasciare di continuo, anche sul dritto, giusto per godere del concerto che proviene dallo scarico. Ma ovviamente non si tratta di solo sound: i cavalli sono davvero tanti, ben 218, ed infatti la Countryman JCW, se stuzzicata, va come una cannonata. Raggiunge i 100km/h in 7 sec. netti, e supera di gran lunga i 220. Comunque il 1.6, pur essendo un motore spinto, riesce ad essere decisamente regolare e docile nell’erogazione. Si può viaggiare in totale relax, passando al rapporto superiore a 2500 giri/min, senza problemi. Ovviamente, però, mostra tutta la sua verve non appena si allunga verso la zona rossa, con una spinta consistente, spalmata lungo tutto l’arco dei giri, che si stempera soltanto 500 giri prima del limitatore.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Consuma il giusto,ma così accessoriata diventa davvero elitaria.
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Riguardo ai consumi, potenza, trazione integrale, carrozzeria alta, potrebbero far presagire soste piuttosto frequenti dal benzinaio. Beh, come sempre ci ritroviamo a ripetere quando si tratta dei moderni turbo benzina, dipende tutto, ma davvero molto, dal vostro piede. La Countryman, infatti, vi mette nelle condizioni di percorrere tranquillamente i 13 km/lt nell’extraurbano, che diventano 11 km/lt in città. Questo guidando in maniera corretta, ovvero non come una nonnina, ma neanche come se non ci fosse un domani. Se invece vi volete divertire rivedete al ribasso quanto sopra. Allo stesso modo, se fate solo strade statali, o parecchi chilometri in autostrada, magari a 120km/h costanti, allora potreste anche realizzare i 14 km/lt.
Per quanto concerne il listino partiamo dal presupposto che le Mini non sono mai state a buon mercato, anzi tutt’altro. Come ogni oggetto estremamente desiderabile possono e si fanno pagare “tanto”. Tanto che diventa “tantissimo” nel caso di questa Countryman JCW, perchè si parte da 36.150€, che con gli accessori possono anche avvicinarsi paurosamente ai 40.000€, che sono una cifrona pazzesca per un’auto di questa categoria. La Countryman, in questa versione, è indubbiamente un bellissimo giocattolo, ma molto molto costoso. Se avete la disponibilità economica, e volete togliervi lo sfizio, fate pure, le soddisfazioni non mancheranno. Ciò non toglie che si può pure optare per le versioni “normali” della vettura, spendendo cifre ben più accessibili, ma garantendosi la stessa dose di personalità e divertimento (prestazioni escluse) in pieno Mini style.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Appeal indiscutibile. Appagante da giudare, sia per comportamento che prestazioniPrezzo davvero impegnativo.

Mini Countryman All4 John Cooper Works: la Pagella di Motorionline

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