50 anni Lamborghini, day one
Racconto della prima tappa del grande giro
Dai, per una volta non vogliamo essere egoisti, raccontandovi da subito quanto ci siamo divertiti in questo primo giorno del “GrandeGiro”. Perchè la cosa più bella di oggi è stata vedere la gioia della gente, dai bambini fino alle vecchiette con il bastone, al passaggio di questa lunghissima carovana di 350 Lamborghini provenienti da tutto il mondo. In ogni città e paese che abbiamo attraversato l’entusiasmo che riuscivano a generare era persino più spettacolare delle macchine stesse.
La scena probabilmente più bella è stata quando nella piazza di Bobbio, un bambinetto con gli occhi luccicanti, che mi ricordava me un bel pò di anni fa, cercava di guardare l’abitacolo della “nostra” Gallardo Spyder, mettendosi in punta di piedi. A quel punto, inevitabilmente, non ho potuto che aprire la portiera e chiedergli se volesse sedersi al volante per fare una foto. Dopo avela fatta, in segno di riconoscenza, è venuto a darmi un bacino sulla guancia, che tenero!
Sicuramente meno teneri sono invece i 560cv della Gallardo che ci ha accompagnato in questo primo giorno. Ovviamente l’andatura è stata “turistica” per la gran parte del tempo, ma non sono mancati dei momenti di bella guida, in particolare nel tratto di strada statale tutta curve e tornanti, che da Bobbio ci ha portato fino a Forte dei Marmi. Grazie ad un agente della stradale che con la sua moto BMW faceva da apripista piegando stile Valentino, dettando l’andatura del gruppetto che lo seguiva, ci siamo potuti togliere qualche soddisfazione.
C’è anche stato uno scroscio di pioggia, ma poco importa perchè le Pirelli P Zero della nostra Lambo si sono comportate alla grande, creandoci zero pensieri. Grip ed handling perfetti per due marchi che rappresentano indubbiamente l’eccelenza del made in Italy. E poi, che emozione incredibilie le gallerie, con 20-30 Lamborghini tutte lì dentro. Prima dell’ingresso ovviamente si rallentava fin quasi a fermarsi, e poi acceleratore a cannone, per dare 2-3 marcie in piena accelerazione. Prima dell’uscita? Ovviamente si rallenta per godersi le scalate.
Il premio della più bella? Quasi impossible dirlo. Una delle più affascinanti era sicuramente una Miura rossa, che sicuramente ha avuto un trascorso nelle competizioni, della quale potete ammirare qualche foto nella gallery. Quella col sound più bello una Murciélago che ci precedeva in autostrada, che cantava divinamente, facendo passare quasi per “silenziosa” la nostra Gallardo. Quale ci piacerebbe avere? Beh, che domande. Ovviamente tutte, dalla numero uno alla trecentocinquanta.
A domani per il racconto del day 2, ora ci aspetta una bella doccia, e la cena. Anche se a dire la verità mi rimetterei subito al volante della nostra Gallardo, che abbiamo lasciato parcheggiata sul lungomare di Forte dei Marmi insieme alle sue sorelle. Chissà quanta gente la starà guardando…sono quasi geloso! D’altronde a macchine del genere ti ci affezioni dopo 5 minuti che le guidi, figuriamoci dopo un’intera giornata.
Gianluca Mauriello
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