Abarth Day 2018, ci siamo fatti pungere dallo Scorpione [VIDEO]

Vi raccontiamo da dentro l’Abarth Day

Quest’anno l’Abarth Day si è svolto presso l’Autodromo di Vallelunga, dove oltre 400 vetture del marchio hanno partecipato.

Raccontare una passione sarebbe alquanto difficile senza viverla in prima persona. Ed eccoci dunque come degli infiltrati in uno dei covi più vivaci che la nostra cultura automobilistica possa vantare: l’Abarth Day. Tra eventi in pista ed al di fuori, durante una pausa caffè ed una sgasata, abbiamo cercato di raccogliere le emozioni di chi ha partecipato presso l’Autodromo di Vallelunga il 27 Ottobre 2018.

Una giornata movimentata

Vi è anzitutto da dire che il meteo ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita di questo evento. Il Venerdì ci avvisano che, purtroppo, è data pioggia fino al tramonto. Ma quando giungiamo su Roma con l’aereo notiamo solo nubi, niente asfalto bagnato. Verso le nove arriviamo al circuito e della pioggia non vi è ancora l’ombra: questo perché ha cominciato a soffiare un forte vento. Che fortunatamente porta con sé una tiepida aria. La coda per entrare è già abbastanza lunga e le Abarth 500 non si contano. Ognuna è diversa dall’altra per modifiche estetiche e meccaniche, oltreché per il rombo proveniente dagli scarichi. Il paddock centrale è un vivaio di gente che procede in ogni direzione. I box sono stati utilizzati per vari scopi: accreditare i nuovi arrivati, area giochi con simulatori e pista di slot-cars, merchandising e così via. Ogni Abarth Club ha uno spazio riservato e noto con piacere che c’è chi è giunto da varie parti d’Italia, partendo con un giorno d’anticipo pur di essere presente a questa kermesse. Non manca una rappresentanza svizzera con un’Abarth 124 Spider dalla livrea sgargiante e con un grande alettone posteriore.

Cosa significa essere Abarth?

Anche le Abarth Grande Punto, le più vecchie in circolazione della nuova generazione, si fanno rispettare con un discreto numero di presenze. Segno che mantengono ancora un buon livello di prestazioni ed una linea tuttora moderna, se parliamo di design. Ma qualcosa comincia a smuoversi: ci sono i primi turni in pista. Infatti tutti i possessori di Abarth hanno avuto l’occasione di scendere sull’Autodromo di Vallelunga – previo briefing con esperti istruttori – e di godere appieno del tracciato romano. Ma anche chi è venuto per conoscere questo mondo ha potuto farlo con un’esperienza diretta: la Casa dello Scorpione ha messo a disposizione un totale di 23 vetture per i test drives, tanto su circuito quanto in strada. A condire il tutto gli spettacoli acrobatici su due ruote di Vanni Oddera e dei suoi ragazzi, che hanno scaldato il pubblico con salti al limite della fisica. Il vento, che sin qui non ha mai smesso di accompagnarmi nel mio “giro turistico”, finalmente apre il cielo e qualche raggio di Sole consente di asciugare al meglio l’asfalto.
Nel mentre incontro Lisa Cassandro, Presidentessa dell’Abarth Club Como. Mi racconta un po’ del loro viaggio da oltre 500 chilometri per essere qui oggi ed io le chiedo di raccontarmi della sua vettura, una Abarth 595 Turismo che ha fatto recentemente wrappare (ossia modifiche nella livrea esterna). Poco dopo conosco Pina Quartarone dell’Abarth Club Trinacria (Sicilia), che con grande simpatia mi racconta della passione per il marchio e la sua 500 «Con i cerchi verdi!», come tiene a sottolineare.
Devo ammettere che non sempre è stato facile intervistare i presenti: alcuni hanno preferito dileguarsi davanti alla telecamera, mentre altri si sono concessi solo brevemente per le mie domande di rito. “Che strani questi Abarthisti a volte – penso – amano sgasare al limitatore ma poi si intimidiscono quando è il momento di parlare!”. Di sicuro quello che ho potuto appurare è la passione di tutti nell’essere lì, a vivere quei momenti in compagnia. Ed alla mia domanda «Cosa significa essere Abarth?», mi hanno fatto intendere che solo se ne si guida una lo si può capire. Così ho accettato questa involontaria sfida.

Prima un po’ di rally, poi la pista, infine la strada

Decido subito di farmi sballottare salendo sulla Abarth 124 Rally, portata dal Team Milano Racing e pilotata dal ventenne e formidabile pilota Nicolas Ciamin (che avevamo già incontrato in una tappa del WRC). Mi spiega che la versione portata all’Abarth Day 2018 rispetta le specifiche del Campionato francese e che, per mantenere l’affidabilità lungo tutto l’arco della giornata, ha poco più di 200 CV (contro i 250 in gara), con una massa complessiva di 1100 chilogrammi circa. Il mio giro da co-pilota è breve ma intenso e non nascondo che bramavo da tempo di salire a bordo di questa piccola belva a trazione posteriore. Il baricentro basso la rende fulminea nei cambi di traiettoria e scattante nelle uscite dalle curve.
Torniamo nel paddock e senza nemmeno prendere fiato dall’avventura appena trascorsa e siamo già in corsia box. Ci attendono le Abarth 595 e 124 GT per una serie di giri in pista. Pur essendo quello di Vallelunga un tracciato mai affrontato dal sottoscritto, gli istruttori hanno permesso sin da subito di spingere al massimo, illustrando le traiettorie migliori ed i punti di staccata con massima chiarezza. Prima la due posti e poi l’arrabbiatissima citycar hanno fatto apprezzare il circuito, composto da tratti misto-veloci e tecnici, dove un’altimetria variabile rende ogni curva insidiosa ed al contempo eccitante nella sua percorrenza.
Per concludere la nostra giornata con la gamma dello Scorpione, il test drive su strada ha consentito di provare la 695 Rivale: un’edizione limitata da 180 CV, con scarico Akrapovič ed interni firmati Riva. Il piccolo 1.4 T-Jet con turbina Garrett spinge corposo dai 2500 sino ai 6000 giri ed il sound è corposo. L’assetto sportivo ribassato con ammortizzatori KONI, pinze freno anteriori Brembo e cerchi in lega da 17” con pneumatici da 205/40 la rendono divertente e sicura da guidare. Peccato non aver potuto godere del cambio manuale, sostituito su questo specifico modello da un sequenziale robotizzato.

Punti dallo Scorpione

La giornata non poteva concludersi se non con una parata in pista di tutti i partecipanti. Per oltre cinque minuti dalle tribune abbiamo assistito all’uscita, dalla corsia box, delle Abarth odierne e di quelle che hanno reso celebre il marchio. In totale oltre 400 auto si sono date appuntamento all’Autodromo di Vallelunga per l’Abarth Day 2018, chi per propria iniziativa chi con il rispettivo Club. Una grande festa dove tutti si sentivamo un po’ a casa, discutendo dei più svariati argomenti: dalle modifiche al proprio mezzo sino al prossimo raduno, l’amicizia è stata posta al centro di tutto. Anche in pista abbiamo osservato grande rispetto tra tutti i partecipanti, divertiti dallo sfidare più se stessi piuttosto che gli altri.
E non possiamo negare di esserci fatti pungere dalla passione per lo Scorpione. L’augurio è quindi di vedere un Abarth Day 2019 ancora più movimentato e ricco, senza cambiare quelli che sono i valori alla base di ciò.

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