Abarth utilizza il riconoscimento facciale per misurare le emozioni di chi guida le sue auto
Un esperimento ha mostrato tutti i sentimenti provati da coloro che salgono a bordo di una Abarth
Abarth è diventato il primo produttore automobilistico ad utilizzare la tecnologia del riconoscimento facciale per comprendere meglio le emozioni vissute a bordo della sua auto. La casa automobilistica dello Scorpione ha condotto questo esperimento in partnership con la Loughborough University.
Abarth utilizza la tecnologia del riconoscimento facciale per comprendere le emozioni dei suoi clienti
Alla guida di vetture del calibro di Abarth F595, 595 Esseesse e 595 Competizione, coloro che hanno preso parte a questo esperimento hanno effettuato una serie di test che comprendevano giri veloci, compiti di guida di precisione e veri e propri inseguimenti a Mallory Park, nel Leicestershire.
Le emozioni tra cui felicità, eccitazione e paura sono state quindi misurate mentre i passeggeri erano accompagnati in questi test da piloti professionisti. I risultati hanno mostrato che la sensazione più evidente durante un giro veloce è stata la felicità, sia di chi si trovava al volante in quel momento (31,8 per cento) sia di chi era passeggero (35,4 per cento).
Nei momenti in cui le auto di Abarth erano spinte al limite dai piloti professionisti, i passeggeri hanno sperimentato brevi momenti di paura e shock (11,9 per cento), cosa che ha fornito un grosso contributo per far vivere loro un’emozionante esperienza in pista. Abarth per questo esperimento oltre alla tecnologia del riconoscimento facciale ha pure utilizzato sensori di frequenza cardiaca – Elettrocardiogramma (ECG) e Fotopletismografia.
Greg Taylor, amministratore delegato di Fiat e Abarth nel Regno Unito ha dichiarato : “Eravamo a conoscenza dei livelli di gioia che le nostre auto portano al guidatore e ai passeggeri, ma ora abbiamo alcuni dati preliminari da una delle principali università sportive del mondo a conferma ciò. I nostri prodotti non sono solo progettati per entusiasmare i conducenti su strada, ma sono anche perfette auto da pista.”
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