ACI-ISTAT: nel 2016 sono aumentati gli incidenti stradali ma sono diminuiti i morti

Le principali vittime della strada sono i giovani tra 20 e 24 anni

In un contesto dove gli incidenti aumentano ma i morti diminuiscono, il rapporto ACI-ISTAT segnala anche l'aumento dei feriti e dei feriti gravi rispetto al 2015.
ACI-ISTAT: nel 2016 sono aumentati gli incidenti stradali ma sono diminuiti i morti

Il 2016 si è rivelato un anno dal duplice aspetto dal punto di vista della circolazione stradale: se da un lato, fortunatamente, sono diminuiti i morti sulle strade (3.283 contro i 3.428 del 2015: -4,2%), dall’altro sono aumentati gli incidenti (175.791 rispetto ai 174.539 dello scorso anno: +0,7%), i feriti (249.175 rispetto ai 246.920 nel 2015: +0,9%), e, soprattutto, i feriti gravi (oltre 17.000 rispetto ai 16.000 del 2015: +9%).

Il rapporto ACI-ISTAT riferito al 2016 permette di delineare un quadro ben preciso degli incidenti stradali. Le principali vittime della strada sono i giovani con un’età compresa tra i 20 e i 24 anni. A seguire le fasce di età comprese tra i 25-29 e 45-49 anni. A registrare un sempre più crescente numero di morti sono anche le fasce dei più giovani (0-14 anni: +25,6%) e dei meno giovani (da 90 anni in su: +20%).

L’aumento dei morti ha riguardato in modo particolare i ciclomotoristi (+10,5%) e i ciclisti (+9,6%). I più a rischio si confermano gli utenti vulnerabili (ossia pedoni e due ruote) che rappresentano quasi il 50% dei decessi. Se, nel 2016, è aumentato il numero di incidenti in tutte le tipologie di strade (+2% in autostrada, +1,2% su strade extraurbane +0,5%su strade urbane), di contro sono diminuiti morti e feriti in autostrada (rispettivamente 274 rispetto ai 305 del 2015, pari a -10,2%, e 15.790 contro 15.850: -0,4%).

Nel 2016 il maggior numero di incidenti stradali, sempre secondo il rapporto ACI-ISTAT, è avvenuto durante il mese di Luglio: il settimo mese dell’anno ha infatti visto ben 16.981 incidenti. Seguono i mesi di Maggio e Giugno con rispettivamente 12.072 e 11.704 incidenti sulle strade urbane e 4.074 e 4.036 su quelle extraurbane. Luglio ha anche il triste primato del maggior numero di vittime (367). A seguire Agosto per le strade urbane (150), e Agosto e Giugno per quelle extraurbane (188 e 182). Il 13% degli incidenti (e circa il 25% dei morti) avvengono durante la notte, soprattutto nelle ore serali del Venerdì e del Sabato.

A causare gli incidenti e le morti su citate sono essenzialmente distrazione, mancata precedenza e velocità troppo elevata che sono le prime tre cause di incidente e rappresentano complessivamente il 41,5% dei casi. Tra le altre cause più rilevanti: distanza di sicurezza (9,8%), manovra irregolare (7,2%) e comportamento scorretto del pedone (3,3%). In particolar modo sulle strade urbane la prima causa di incidente è il mancato rispetto di precedenza o semafori (17,4%), seguito dalla guida distratta (15%); su quelle extraurbane la guida distratta o andamento indeciso(19,6%), velocità troppo elevata (15,3%) e mancata distanza di sicurezza (14,7%).

Così come nel 2015, anche nel 2016 le violazioni principali al Codice della Strada sono state: velocità, mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini/seggiolini, l’assenza di assicurazione RC Auto e l’uso del cellulare alla guida.

Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia, ha così commentato i dati relativi agli incidenti nel 2016: Per la prima volta dopo due anni, si registra una diminuzione significativa delle vittime sulle nostre strade. Evidentemente,ci stiamo muovendo nella giusta direzione, anche se non bisogna mai abbassare la guardiaImpegno e investimenti per la sicurezza, infatti, non sono mai sufficienti, come dimostra il sensibile aumento dei feriti gravi. Preoccupano, in particolare, gli utenti deboli, che continuano a pagare un tributo troppo alto. Bene le nuove direttive in tema di autovelox così come le indicazioni sull’uso delle cinture di sicurezza e dei dispositivi di ritenuta per i bambini. È necessario, infine, il massimo impegno di tutti per quanto riguarda distrazione al volante e uso di cellulare e smartphone, intensificando controlli e campagne di sensibilizzazione, soprattutto alla luce dei risultati fortemente positivi ottenuti da messaggi rivolti ai giovani come #GUARDALASTRADA e#MOLLASTOTELEFONO.”

 Giorgio Alleva, Presidente dell’ISTAT, ha chiosato: “La sicurezza stradale è un tema di assoluta rilevanza sociale ed economica. L’Istat è impegnato da anni in partnership con i principali attori istituzionali per fornire informazioni puntuali e di qualità utili per i cittadini e per gli amministratori pubblici. Quest’anno per la prima volta siamo in grado di anticipare la diffusione dei dati definitivi sugli incidenti stradali del 2016. Un obiettivo raggiunto grazie al nostro impegno continuo per il miglioramento della tempestività di informazioni importanti per accrescere la consapevolezza di tutti e soprattutto utili alla vigilia dei primi weekend da bollino rosso attesi nel mese di Agosto. L’analisi dei dati in serie storica documenta inoltre l’efficacia di alcuni provvedimenti normativi. La nostra attenzione è ora rivolta agli effetti legati alla recente introduzione del reato di omicidio stradale, una valutazione ancora non presente nei dati diffusi oggi.”

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