Alcolock: al via lo scorso weekend, ecco come funziona
Sul Portale dell’automobilista non sono ancora disponibili gli elenchi ufficiali dei produttori e delle officine autorizzate

Lo scorso venerdì è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che definisce le regole per l’uso dell’alcolock, il dispositivo che permette di avviare l’auto solo se il conducente non ha tracce di alcol nel sangue. Da quel momento, le nuove disposizioni del Codice della strada sono diventate effettive. Tuttavia, il Portale dell’automobilista non è ancora stato aggiornato con l’elenco dei produttori e delle officine autorizzate. Il provvedimento, discusso a lungo, ha sollevato dubbi soprattutto per i costi e la gestione. L’obbligo riguarda chi ha guidato con un tasso alcolemico oltre 0,8 g/l.
Alcolock ufficialmente entrato in vigore ma mancano ancora alcuni elementi
Al termine della sospensione della patente, viene indicato l’obbligo di utilizzare l’alcolock tra le informazioni associate alla licenza di guida. Tale obbligo dura due anni per tassi alcolemici tra 0,8 e 1,5 g/l, e tre anni se il valore supera 1,5 g/l. Il dispositivo deve essere presente su tutti i veicoli utilizzati, anche camion, e chiunque voglia guidarli deve effettuare il test. L’installazione, a spese del condannato, può costare tra 1.500 e 2.000 euro. È prevista una taratura annuale e sanzioni superiori a 600 euro in caso di irregolarità.
Il decreto non solo stabilisce le regole e fornisce i moduli per gli installatori, ma prevede anche obblighi di comunicazione. In particolare, il Ministero dei Trasporti deve pubblicare sul sito ilportaledellautomobilista l’elenco degli installatori autorizzati e dei veicoli compatibili con ciascun modello di alcolock, sulla base delle informazioni fornite dai produttori. Tuttavia, a due giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tali elenchi non sono ancora disponibili online. Nonostante ciò, l’obbligo è già attivo, anche se è improbabile che qualcuno debba ancora adeguarsi, dato il recente aggiornamento del Codice.
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