Altavilla (BYD): “Guerra ai cinesi? Sarebbe meglio collaborare”
"I nuovi incentivi? Ci sembrano l'elemosina, sono sbagliati"
L’offensiva dei marchi cinesi in Europa è sempre più importante. È il caso di BYD, che sta aumentando costantemente i modelli a disposizione. L’ultima arrivata è la Dolphin Surf, una citycar elettrica sotto i quattro metri, a meno di 19 mila euro. Una cifra che promette di essere molto appetibile per i clienti italiani.
”Un processo innovativo”
Alfredo Altavilla, special advisor del marchio cinese, ne ha parlato al podcast di ACI Radio: “Il processo di produzione di questa automobile è particolarmente innovativo e consente effettivamente di realizzare delle economie di scala e di ridurre i tempi di manodopera nella produzione dell’automobile veramente significativo”. Potendo così abbassare il prezzo: “Dovrebbe facilitare l’accesso a questa vettura anche in un segmento dove i clienti non sono molto avvezzi all’elettrico”.
L’Europa e la Cina
In questo periodo di crisi, i costruttori cinesi sono visti, da molti, come un pericolo per l’Europa e per la sua industria automobilistica. Una visione che non convince Altavilla: “Io penso che l’industria abbia bisogno di un ulteriore ciclo di consolidamento. Chi saranno gli attori del consolidamento e chi invece subirà il consolidamento questo è da vedere. Però pensare di fare la guerra ai costruttori cinesi è una strategia di breve periodo e secondo me anche perdente”.
Il dirigente di BYD dice no ai nuovi incentivi (“Mi sembrano l’elemosina, una misura completamente sbagliata sia nella forma che nella sostanza”) e chiede chiarezza all’Europa: “È un gran casino, non ci si capisce nulla. Evidentemente, c’è qualcuno che ancora non ha capito che i cicli di progettazione e realizzazione delle automobili e dei powertrain sono cicli pluriennali. Per cui se non c’è certezza delle regole, l’unica possibile conseguenza è fermare gli investimenti”.
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