Area B Milano: boom di richieste per Move In, allarme dispositivi
Mancano le 'scatole nere' e gli installatori sono in difficoltà
Le nuove limitazione all’accesso ad Area B Milano, con lo stop alle auto benzina fino ad Euro 2 e diesel fino ad Euro 5 compresi, hanno creato un vespaio di polemiche tra il Comune e la Regione Lombardia. L’ultima riguarda l’installazione dei dispositivi Move In, che consentono l’ingresso nella ZTL per un chilometraggio limitato.
Cos’è Move In
Si tratta di una scatola nera, installata all’interno della propria vettura, con cui monitorare l’auto, tra cui la reale percorrenza. A partire dall’ottobre 2021, viene utilizzata anche a Milano per ottenere una deroga chilometrica di accesso ad Area B per i veicoli con una classe inquinante altrimenti compresa all’interno del divieto. È utilizzata anche da Lombardia e Piemonte per lo stesso scopo, valutando però i divieti previsti all’interno della regione.
Tornando al capoluogo lombardo, la percorrenza per le autovetture (categoria M1 e M2) va dai 200 chilometri annui per le auto benzina e diesel Euro 0 fino ai 2.000 km/anno per le diesel Euro 5 (1.800 km per le Euro 4). Per aderire bisogna iscriversi sulla piattaforma dedicata e prendere appuntamento per l’installazione del dispositivo, al costo di 30 euro per montare Move-In sull’auto, per poi pagare 20 euro all’anno per la fornitura del servizio. Con un rinnovo annuale non automatico.
Mancano i dispositivi
Con l’arrivo dei nuovi divieti, che riguardano oltre 480mila auto circolanti a Milano, è arrivato il boom di richieste per l’installazione di Move-In, causando una mancanza dei dispositivi e di installatori. “Nei primi 20 giorni di settembre oltre 22.000 richieste – sono le parole di Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia, a Il Cittadino – il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno. Ne continuano ad arrivare oltre 1.000 al giorno”.
Il sindaco milanese Giuseppe Sala ha già più volte ribadito di non aver alcuna intenzione di rinviare o rivedere i nuovi divieti, in vigore dal prossimo 1° ottobre. Quindi, secondo la Regione, una soluzione potrebbe essere “istituire una ‘giornata di installazione Move-In’ – conclude Cattaneo – in una grande area milanese dove poter chiamare a raccolta tutti gli installatori accelerando le procedure. Il principale fornitore si è già reso disponibile, ma dal Comune non ha avuto risposte”.
Seguici qui