Aston Martin Virage Shooting Brake Zagato: debutto mondiale al Chantilly Arts & Elegance Concours d’Elegance

Esemplare unico commissionato da un cliente europeo

Aston Martin Virage Shooting Brake Zagato – Il 2014 è un anno molto importante per Zagato: si celebrano 95 anni di ininterrotta attività, design innovativo e con la famiglia Zagato sempre alla guida dell’azienda. Dopo la presentazione della Lamborghini 5-95 al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, Zagato Atelier continua le celebrazioni del suo 95esimo anniversario con la seconda World Premiere del 2014: l’Aston Martin Virage Shooting Brake Zagato in anteprima mondiale a Chantilly Arts & Elegance Concours d’Elegance.

Allestita in esemplare unico, è stata commissionata da un cliente Europeo che si è rivolto a Zagato per realizzare il desiderio di un’auto da collezione moderna. La Virage Shooting Brake rappresenta: un design Zagato creato su misura sulla meccanica di una Aston Martin top di gamma e un omaggio alla tradizione italiana dei Carrozzieri, impegnati sul tema Shooting brake. Il completamento della trilogia Aston Martin Zagato, inaugurata con la DBS Coupé Centennial e con la DB9 Spider Centennial – presentate a Londra nel luglio 2013 – per celebrare i primi 100 anni di attività di Aston Martin Lagonda Ltd.

L’Aston Martin Virage Shooting Brake è, innanzitutto, una proposta di una versione esclusiva per il top di gamma del brand inglese. Essa rappresenta un vero e proprio punto di rottura della tradizione stilistica che, a partire dalla DB7, ha caratterizzato tutti i modelli prodotti a Gaydon. La Virage Shooting Brake riprende, attualizzandoli, i principi stilistici delle Aston Martin V8 Vantage e Volante. Nello stesso tempo suscita fascino e sorpresa con una nuova forma di carrozzeria pur nel pieno rispetto dei valori di Zagato e Aston Martin Lagonda.

Nel 2013 l’Atelier Zagato ha reso omaggio all’anniversario dei 100 anni Aston Martin con l’annuncio di due progetti molto speciali: la DB9 Spider Centennial, concepita per il noto collezionista Americano Peter Read e la DBS Coupé Centennial, commissionata da un giovane collezionista giapponese di auto Zagato moderne. Entrambe sono state presentate il 21 luglio 2013 a Kensington Gardens, Londra, durante le celebrazioni ufficiali.

Dopo una carrozzeria coupé e una versione spider, la Shooting brake è il terzo naturale risultato nella scelta di una versione di carrozzeria tra le più apprezzate della tradizione italiana e britannica. Come originariamente concepito, la trilogia di Zagato si completa nell’anno del suo 95esimo anniversario:
– Tre differenti “donor car” Aston Martin: DBS, DB9 e Virage.
– Tre differenti tipologie di carrozzeria: Coupé, Spider e Shooting brake.
– Tre clienti da tre differenti continenti: Asia, America ed Europa.

La carrozzeria shooting brake ha avuto diversi significati nel corso degli anni; tradizionalmente, dagli Anni 60, identifica una automobile coupé di lusso, rigorosamente 2 porte, con un bagagliaio funzionale. Questo tipo di carrozzeria è stato creato per dare la possibilità di praticare sport come la caccia o il golf e, nello stesso tempo, guidare una GT potente, veloce ed esclusiva. Tutti i marchi inglesi più prestigiosi hanno avuto, nella loro storia, una versione shooting brake ufficiale.
Aston Martin è stato uno dei marchi automobilistici più attivi in questo segmento. Dopo alcune conversioni realizzate negli Anni 60 e 70 da carrozzieri inglesi sulle meccaniche DB5, DB6 e DBS, nei primi Anni 90 il marchio si è impegnato anche direttamente in questo business, creando una divisione dedicata ai clienti speciali.

Nonostante la sua origine inglese, la carrozzeria shooting brake ha avuto un grande apprezzamento anche in Italia. Tutti i più noti carrozzieri italiani si sono cimentati in questo ambito. Tra le creazioni più famose, si ricordano: la Chrysler Plainsman Two-door Station Wagon di Ghia (1956), la Mercedes 230 SLX Shooting Brake di Frua (1964), la Ferrari 330 GTC 2+2 di Vignale (1965), la Lamborghini Flying Star di Touring (1966), la Fiat 130 Maremma di Pininfarina (1974), l’Aston Martin Jet 2 di Bertone (2004). Anche Zagato ha creato una carrozzeria speciale, su meccanica Mercedes: la S600 V12 Shooting Brake (1995).

Fin dagli esordi Zagato ha concentrato l’attività sulla produzione di carrozzerie sportive e da corsa, coupé o spider, in configurazione 2 porte con 2 posti. Nel rispetto di questo principio, Andrea Zagato ha deciso di reinterpretare il design sinuoso e le prestazione elevate della Aston Martin Virage, ottenendo una forma Shooting brake secondo un approccio stilistico tipicamente “Milanese”.

Ugo Zagato iniziò la carriera di carrozziere nel 1919 quando lasciò le Officine Aeronautiche Pomilio, dove, negli ultimi quattro anni, aveva ricoperto un importante ruolo dirigenziale, per aprire a Milano un’attività in proprio. Il suo obbiettivo fu il trasferimento delle sofisticate tecniche aeronautiche (per la costruzione di strutture leggere e aerodinamiche) al settore automobilistico.
Le auto di questo periodo erano goffe e pesanti: la rivoluzione attuata da Zagato fu la loro concezione come strutture leggere, simili alla fusoliera di un aereo. L’adozione di questa nuova filosofia portò un radicale cambiamento nella storia del gusto per l’automobile e segnò l’adozione, in Europa, del principio della funzione applicata all’automotive design.
Dopo alcune carrozzerie speciali allestite su vetture di lusso, Zagato, dai primi Anni 20, si concentrò sempre di più sulle auto da corsa. In breve tempo divenne leader nella produzione di “vestiti” leggeri e aerodinamici, utilizzando un approccio orientato a una continua evoluzione e innovazione.

La prima collaborazione tra Aston Martin e Zagato fu siglata nel 1960. All’epoca il marchio inglese era alla ricerca di una soluzione per rimuovere importanti chili di peso dalla DB4GT e raggiungere un livello di competitività adeguato. Nella sua ricerca per una versione che fosse ancora più leggera e veloce, David Brown e John Wyer presero contatti con Elio e Gianni Zagato. Grazie al supporto di un valido team di tecnici, venne concepita la DB4GT Zagato, presentata al pubblico al Salone dell’Auto di Londra dell’autunno di quell’anno.
Nei primi mesi del 1961 iniziò la produzione negli stabilimenti milanesi della Carrozzeria. Tutti i 19 esemplari prodotti sono oggi esistenti, conservati gelosamente nelle più prestigiose collezioni d’auto del mondo.

Nel 1986, 25 anni dopo quel primo accordo di partnership, le due aziende condivisero nuovamente le forze per la creazione di due versioni speciali in serie limitata: la V8 Vantage Zagato e la V8 Volante Zagato.
Più recentemente è nata l’Aston Martin DB7 Zagato, presentata al Salone dell’Auto di Parigi del 2002. L’anno successivo, la sua versione roadster, la DB-AR1, dedicata ai climi soleggiati della Florida e della California, è stata presentata a Los Angeles. Di entrambi i modelli sono stati realizzati 99 esemplari.
La partnership si è rinnovata nel 2004 con la Vanquish Roadster, un esemplare unico con cui il marchio milanese ha dimostrato che la sua filosofia può essere perfettamente applicata a una carrozzeria roadster con meccanica estrema.
Questo lungo e straordinario rapporto si è nuovamente concretizzato nel 2011 con la Aston Martin V12 Zagato, il modello che ha celebrato 50 anni di successi e di auto speciali. Introdotta in forma di prototipo da corsa al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, ha vinto il Design Award per concept e prototipi.
Appena un mese dopo, insieme a un altro esemplare identico, ha partecipato alla 24 Ore del Nurburgring e, nello stesso periodo, è iniziata la progettazione della versione stradale. La vettura definitiva ha debuttato al Concorso d’Eleganza del Kuwait nel febbraio 2012 e, per la prima volta in Europa, al Salone dell’Auto di Ginevra. Le consegne della versione più estrema della gamma Vantage sono iniziate a fine 2012.

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