Auto elettriche: Adiconsum “Incentivo marginale per la ricarica domestica”
"Serve agire sui costi alti delle ricariche private e pubbliche"
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) avvia la sperimentazione ‘smart’ per favorire la ricarica elettrica domestica, aumentando la potenza nei giorni festivi e negli orari notturni. Tuttavia, secondo Adiconsum si tratta di un’iniziativa “marginale” e servirebbe agire sui costi dell’energia e sulle ricariche pubbliche.
La sperimentazione ‘smart’
L’iniziativa dell’ARERA consiste nella possibilità di aumentare la potenza notturna e nei giorni festivi del contatore da 3 a 6 kW, mantenendo il contratto di energia elettrica a 3 kW con zero costi per l’ampliamento temporaneo. Permettendo così all’utente di risparmiare circa 200 euro più IVA per l’aumento dei kilowatt ed una parte dei 60 euro l’anno di aumento (5,10 euro al mese).
”Un’iniziativa marginale”
Tuttavia, come dicevamo, secondo Adiconsum è un’iniziativa marginale. Sono tre i motivi legati a questo pensiero: le colonnine di ricarica attualmente in commercio sono in grado di gestire la potenza di tensione anche quando sono in uso altri elettrodomestici, di notte qualsiasi abitazione consuma pochissimi kWh e solo le auto elettriche con batterie molto capienti hanno necessità di un innalzamento della potenza del contatore, perché ne utilizzano molta durante tutto il giorno.
Mentre dovrebbero essere altri i problemi su cui intervenire. Innanzitutto, “gli alti costi per le ricariche effettuate in box o posti auto. Andrebbero uniformate a quelle residenziali” e, inoltre, “le tariffe delle colonnine pubbliche sono molte più alte e lontane dalle tariffe residenziale. Ci vorrebbe una tariffa dedicata alla mobilità privata”.
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