Auto elettriche: i manager europei e americani che visitano la Cina tornano terrorizzati
Il Telegraph ha raccolto alcune testimonianze di manager europei terrorizzati dai progressi della Cina

Il CEO di Ford, Jim Farley, ha dichiarato che BYD è “25 anni avanti” rispetto ai brand occidentali, un’opinione condivisa da molti manager europei e statunitensi preoccupati per il gigante cinese. Il Telegraph ha raccolto impressioni dei dirigenti occidentali che hanno visitato le fabbriche BYD, riportando le parole di Farley: “È la cosa più umiliante che abbia mai visto”. Il CEO dell’Ovale Blu ha evidenziato l’elevata qualità e il costo competitivo delle auto elettriche cinesi, sottolineando come la concorrenza non riguardi solo l’elettrico. “Se perdiamo questa gara globale con la Cina, il futuro di Ford è a rischio”, ha aggiunto, mostrando tutta la sua preoccupazione per la competitività occidentale.
Il Telegraph ha raccolto alcune testimonianze di manager occidentali terrorizzati dai progressi della Cina
Andrew Forrest, miliardario australiano e fondatore di Fortescue, ha dichiarato che dopo aver visitato alcune fabbriche in Cina ha deciso di rinunciare a produrre internamente i motori per auto elettriche. “Cammini lungo un nastro trasportatore robotizzato e, dopo centinaia di metri, esce un camion senza che ci siano operai”, ha spiegato.
Esempi simili includono lo stabilimento Avatr di Huawei, che produce auto elettriche ogni 60 secondi, e l’impianto 5G di Zeekr, quasi completamente automatizzato. Greg Jackson di Octopus ha aggiunto: “La Cina non compete più solo con salari bassi o sussidi, ma con ingegneri altamente qualificati e innovazione costante”, evidenziando la trasformazione industriale del Paese. La Cina ha trasformato la sua industria, passando dalla produzione di beni low cost e copie di brand occidentali a tecnologie avanzate: auto elettriche, batterie, pannelli solari, droni, turbine eoliche, smartphone e computer.
Questo progresso è stato sostenuto da ingenti investimenti pubblici, permettendo al Paese di superare l’Occidente in pochi anni. Dal 2014 al 2024, i robot industriali sono aumentati da 189.000 a oltre due milioni, contro 34.000 negli USA e 2.500 nel Regno Unito. Mike Hawes della SMMT sottolinea: “Il settore automobilistico cinese sviluppa e produce modelli in circa la metà del tempo rispetto all’Europa”. Whitton di Bismarck Analysis aggiunge: “La perdita di posti di lavoro colpirà soprattutto i Paesi che non investono in automazione”.
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