Auto usate, il paradosso del mercato tedesco: molti veicoli importati, di cui il 16,6% dall’Italia, solo per essere rivenduti
Dietro il "mito" della Germania si nasconde il rischio di acquistare un veicolo importato da un altro Paese
Da anni la Germania gode di grande popolarità e appeal per l’acquisto di auto usate. I veicoli “tedeschi” sono desiderati un po’ in tutta Europa, con acquirenti che da vari Paesi spesso puntano dritto alla Germania quando devono acquistare un’auto usata. Non è un caso che ogni anno, secondo i dati dell’Autorità federale tedesca per i trasporti automobilistici, sono circa due milioni le auto usate tedesche che vengono reimmatricolate in altri Paesi.
Il paradosso delle auto importate in Germania
Tuttavia, come rilevato da uno studio di carVertical, società che si occupa della storia dei veicoli, c’è uno strano paradosso nel mercato tedesco delle auto usate: una parte è composta da veicoli che non mai stati guidati sulle strade tedesche. Parliamo dunque di auto in vendita in Germania che provengono da un altro Paese e che sono state importate solo per essere rivendute.
Dai dati di carVertical emerge che il 4,3% delle auto in vendita in Germania potrebbe non aver mai visto le strade tedesche, né le iconiche autobahn, in quanto sarebbero nel mercato tedesco solo di passaggio. Tra i principali Paesi in cui le auto usate sono state immatricolate prima di essere importate in Germania c’è l’Italia con il 16,6%, seguita da Francia (12,7%), Stati Uniti (10,6%), Belgio (9,1%) e Romania (5,1%).
Il rischio per l’acquirente
Alla luce di ciò, invece di acquistare un’auto proveniente dalla Germania c’è dunque il rischio per l’acquirente di comprare un veicolo importato da un altro Paese. Dietro il passaggio intermedio nel mercato tedesco potrebbe celarsi il tentativo di nascondere il passato del veicolo, che potrebbe dunque non essere nelle migliori condizioni. Possibili truffe sulle transazioni transfrontaliere che sono anche difficili da rintracciare, dato che tra Paesi non c’è uno scambio dei dati sulla storia dell’auto.
“Il 4,3% delle auto con precedenti storici in Germania ha avuto alcuni dati registrati all’estero. Abbiamo notato che le persone vendono modelli costosi in Germania, ma i nostri registri indicano che molti di essi non sono mai stati utilizzati nel Paese. Questo crea l’illusione di acquistare un’auto tedesca ben tenuta, mentre in realtà è importata dall’Italia, dalla Francia o dalla Romania”, spiega Matas Buzelis, responsabile comunicazione ed esperto del settore automobilistico di carVertical.
I motivi dell’appeal del mercato tedesco
La Germania ha una lunga storia di acquirenti di auto provenienti soprattutto dall’Europa dell’Est, che risale a quando i Paesi erano occupati dall’Unione Sovietica. All’epoca, in Russia venivano prodotti solo veicoli di scarsa qualità, poco confortevoli e poco affidabili. Di conseguenza, tutti volevano auto d’importazione e la Germania era il posto migliore dove cercarle.
Inoltre, sottolinea Buzelis, si è consolidato negli anni il mito popolare che gli automobilisti in Germania acquistino auto più nuove, meglio equipaggiate e più costose, seguendo rigorosamente le raccomandazioni delle Case per la manutenzione. Insomma una serie di luoghi comuni che hanno contribuito a indirizzare gran parte delle attenzioni degli acquirenti e venditori di auto usate verso il mercato tedesco.
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