Auto vecchie in Italia: 10,7 milioni di automobilisti guidano veicoli con più di 15 anni
Con l'aumentare dell'anzianità del veicolo l'assicurazione RC auto si fa più costosa

Sono circa 10,7 milioni, pari al 41,2% del campione, gli automobilisti italiani che guidano un’auto con più di 15 anni. È questo il dato che emerge da una recente indagini condotta dall’istituto di ricerca mUp Reasearch e commissionata da Facile.it, con una percentuale che sale ulteriormente fra i residenti al Sud e nelle isole (oltre il 43%) e tra gli intervistati con età compresa tra i 65 e i 74 anni (quasi il 50%). Se si prendono in considerazione le vetture con più di 7 anni di anzianità, si arriva a ben 26 milioni di automobilisti.
Perché non si cambia auto?
Quello del parco auto circolante vecchio e datato è un problema che caratterizza l’Italia da parecchio tempo e che si è ulteriormente acuito nel corso degli ultimi anni. Ma quali sono i motivi per i quali non si cambia auto? Indagando sulle regioni che portano gli automobilisti a tenersi la propria vecchia auto per così tanto tempo, dalla ricerca è emerso che nella maggioranza dei casi (quasi il 60% del campione, pari a 15,5 milioni di persone) il motivo è che ritengono l’auto funzioni ancora benissimo. A seguire, tra le motivazioni, ci sono le difficoltà economiche (25,8%) con percentuali più alte tra i giovani (fascia 18-24 anni) e i residenti al Sud e nelle isole. Altro motivo che frena la sostituzione della vetture è il fatto che si usi la macchina poco o nulla (11,5% del totale, 15,5% fra chi vive nelle città con più di 250.000 abitanti).
L’incidenza dell’anzianità del veicolo sull’RC auto
Una vettura vecchia, oltre a garantire minore sicurezza e a impattare maggiormente sull’ambiente, fa lievitare anche il costo dell’assicurazione RC auto. Secondo quanto calcolato da Facile.it, per un veicolo con un’età media di 10 anni il premio medio da pagare per la polizza è di circa 359 euro, valore che sale a 368 euro se la vettura ha 12 anni e raggiunge i 421 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Praticamente, una differenza del 17% in appena quattro anni.
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