Autostrada Pedemontana: definite le multe per chi non paga
Da 85 a 338 euro, più due punti decurtati
L’autostrada Pedemontana Lombarda (A36) è la prima arteria in Italia a pagamento, ma senza le classiche barriere, cioè i caselli autostradali. I possessori di un Telepass effettuano il pagamento quando passano sotto il portale ‘Free flow’, ad ogni transito, ma gli altri automobilisti devono comunque saldare il conto. La società ha così sottoscritto, lo scorso 1 giugno, un Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Interno per l’avvio di una sperimentazione a carattere nazionale sull’attività istruttoria e sanzionatoria, in caso di mancato pagamento del pedaggio autostradale.
Questa intesa prevede l’accertamento della violazione e la contestazione da parte della Polizia Stradale, secondo l’art. 176, commi 11 e 21, del Codice della Strada. Il pagamento deve avvenire entro i successivi 15 giorni dal transito, altrimenti scatta la sanzione amministrativa da 85 a 338 euro, con anche la decurtazione di due punti dalla patente dell’automobilista trasgressore. Ma come è possibile effettuare il pagamento? Già detto dei possessori di Telepass, il pagamento può avvenire tramite la Ricaricabile Pedemontana: un servizio gratuito tramite il quale si possono pagare i pedaggi ricaricando un borsellino elettronico associato alla targa di un veicolo.
Altrimenti si può accedere online nella sezione ‘Paga il pedaggio’ del sito ufficiale dell’autostrada, attraverso l’app gratuita ‘Pedemontana Lombarda’ oppure attraverso i più classici sportelli bancomat del gruppo Intesa Sanpaolo. Per l’accesso, selezionare la voce “Ricariche e pagamenti” e servizio CBILL. I clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo possono utilizzare gli stessi servizi mediante Internet Banking. Per l’utilizzo di questo servizio viene garantita una commissione massima a transazione pari a Euro 0,50.
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